Un film per riflettere e far riflettere sul tema della salute mentale femminile. Sarà proiettato venerdì 10 ottobre a partire dalle 17 nella sala congressi dell’Ospedale Alto Vicentino (al piano terra) in occasione del’Open Day sulla Salute Mentale Femminile promosso da O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna) nell’ambito della Giornata Mondiale della Salute Mentale indetta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria.

 

 

L’Ospedale Alto Vicentino aprirà dunque le porte a tutta la cittadinanza, invitando alla visione del film Ragazze interrotte (1999) che vede come interpreti due star del cinema americano – Angelina Jolie e Winona Ryder – affiancate da altri nomi noti del cinema come Brittany Murphy e Jared Leto. Il film racconta la storia della giovane Susanna, la quale arriva in una clinica psichiatrica che ospita le cosiddette “ragazze interrotte”, sofferenti cioè di patologie che hanno deviato la loro personalità. Tutte cercano di ritrovare un’identità e Susanna, che sembrerebbe la meno compromessa, avrà comunque da imparare qualcosa.

 

Per il secondo anno consecutivo, O.N.Da propone il tema della Salute Mentale Femminile invitando gli ospedali ad aprire le porte per sensibilizzare le persone sulla importanza di favorire l’accesso alle cure, superando i pregiudizi e le paure sui disturbi mentali, ancora oggi gravati da una forte stigmatizzazione. “Il nostro Ospedale è incluso nella rete di Ospedali certificati con i Bollini Rosa di O.N.Da, che individua e premia gli ospedali italiani vicini alle donne, offrendo particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza femminile. All’Ospedale Alto Vicentino sono stati attribuiti tre Bollini Rosa”, nota il Direttore Generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro. Dopo la proiezione del film seguirà un breve dibattito con la presentazione di gruppi locali di auto mutuo aiuto per la salute mentale.

 

In tema di salute femminile, l’Ulss 4 proporrà sabato 11 ottobre il convegno “Prevenzione e terapia nella medicina di genere”. La medicina di genere si sta affermando come una nuova maniera di interpretare la patologia e la clinica. Supera il concetto di malattie femminili privilegiando l’approccio clinico diagnostico in maniera pragmatica: considerare le differenze di genere significa rendersi conto del diverso impatto con cui le patologie e lo stress si manifestano, si sviluppano, vengono curate e trattate.

 

Il convegno sarà moderato da Giuseppe Battaglia, Direttore del Dipartimento Medico dell’Ospedale Alto Vicentino, e vedrà gli interventi di relatori medici specialistici: Giovannella Baggio, Direttore di Medicina Generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova; Sandro Giannini del Reparto di Clinica Medica 1 dell’Azienda Ospedaliera di Padova; Annarosa Floreani del Reparto di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova; Amalia Bruni, Direttore del Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme. Parteciperà anche il Consigliere di Fiducia dell’Ulss 4, nominato nel 2013, Nicola De Carlo, Ordinario della Facoltà di Psicologia Applicata di Padova.

 

“Come dimostrato dalla ricerca negli ultimi anni, l’appartenenza al genere impone un diverso approccio nella clinica, nella diagnostica, nella farmacoterapia. Ma bisogna porre attenzione anche alla prevenzione: questo convegno sarà l‘occasione per fornire informazioni sul benessere del personale medico ed infermieristico sia in Veneto che nell’Ulss 4 dove le donne rappresentano la grande maggioranza del personale infermieristico e buona parte – in futuro maggioritaria – del personale medico. Poiché su questo argomento sono disponibili ricerche sul campo, si cercherà di trarre da esse spunti per una visione più rispettosa del lavoro al femminile, le cui specificità, benché in parte ovvie, non hanno generato, se non in parte, comportamenti conseguenti”, aggiunge Carraro.

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