Si è classificato al secondo posto in tutta la Regione Veneto, dopo la votazione della giunta di  Palazzo Balbi, ma anche dei sindaci, il cui parere ha inciso sul podio raggiunto dal direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Giorgio Roberti.

Il ‘dg di casa nostra’ si è guadagnato 58,5 punti, afferrando la medaglia d’argento e staccandosi dal collega dell’oro Adriano Rasi Caldogno dell’Ulss di Belluno, che aveva conquistato 60 punti.  Il voto massimo era 60.

Capacità d’ascolto e di confronto, umanità e voglia di fare bene in un territorio ‘difficile’, che ha dovuto fronteggiare l’accorpamento di due realtà ospedaliere come Santorso e Bassano. Uno staff che ha dimostrato professionalità e capacità di coordinamento. Sono solo alcune delle caratteristiche, che hanno indotto i sindaci dell’Alto Vicentino, capitanati dal primo cittadino di Lugo Robertino 

Cappozzo, a dare il massimo dei voti a Giorgio Roberti, chiamato a fronteggiare una riforma sanitaria, che ha scombussolato l’Italia, ma che in Veneto, è stata attutita piuttosto bene, rispetto ad altre realtà.

‘Noi sindaci dell’Alto Vicentino siamo stati unanimi nel dargli il massimo dei voti – ha spiegato Robertino Cappozzo – perchè pur nel rispetto delle normative, ha saputo districarsi con abilità umane e professionali, che ci rendono soddisfatti del nostro rapporto con lui e di quanto sta facendo per salvaguardare i nostri servizi. Si tratta certamente di un attestato di stima, ma che vuole essere anche una sorta di ‘medaglia’, che vuole rappresentare la fiducia che noi rappresentanti dei cittadini vogliamo riporre nella figura che fa da filtro tra la popolazione, la Regione ed uno Stato, con cui occorre fare i conti. Roberti ha saputo fare valere fino ad ora le istanze di un territorio complicato e vogliamo sperare che si continui in questa direzione.

Cappozzo, basta leggere i quotidiani nazionali per comprendere quello che sta avvenendo in Italia con la riforma sanitaria in atto. Come vede il futuro?

Sa che mi sono sempre mosso con realismo e razionalità quindi non sono in grado di prevedere quanto accadrà. Posso però, assicurare che, seguendo i vari passaggi che hanno portato all’accorpamento di due Ulss, ho riscontrato la volontà di farle rimanere eccellenti entrambe, senza privilegiare l’una o l’altra, ma in base alle esigente dell’utenza.

Se la sente di lanciare un messaggio agli abitanti dell’Alto Vicentino perchè in questo clima di eterna protesta e sfiducia stiano tranquilli chè la loro sanità è salva?

‘Tranquilli’ è una parola grossa, che non ha portato in passato fortuna a chi l’ha utilizzata con troppa facilità, ma rassicurare la popolazione posso farlo perchè ho partecipato alle riunioni operative e alle tavole di confronto, percependo una volontà di ascoltare le istanze dei territori e di noi sindaci, che siamo riusciti ad avere un ruolo attivo.

Quindi Roberti si è meritato il suo secondo posto?

Certo che si, non ho dubbi. I dg che hanno affrontato gli accorpamenti erano quelli che avevano più difficoltà in un momento storico, che non poteva essere fronteggiato da manager inesperti o mediocri. Ci tengo a precisare che il voto non era solo per il dg, ma comprendeva l’intero staff che nell’Ulss Pedemontana è davvero di spiccate qualità. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma in un contesto italiano dove in alcuni casi si registrano situazioni disastrose, possiamo dire che viviamo in una realtà dove veniamo ascoltati e dove, si fanno sforzi enormi per mantenere quei parametri di eccellenza, che hanno sempre distinto la nostra sanità. Questa riforma sanitaria è stata affrontata con coscienza, buonsenso e quell’umanità che spesso manca, quando si devono eseguire tagli, che troppe volte vengono fatti senza una reale conoscenza delle caratteristiche territoriali. Noi, in questo senso, siamo stati fino ad ora fortunati.

N.B.

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