La promozione arriva dai numeri: 2400 i contratti depositati dal 1999 dei quali 1350 negli ultimi tre anni, e 384 sono nel 2013. A inquilini e proprietari di Schio l’affitto concordato piace e conviene. Per questo è stato rinnovato l’accordo triennale che fissa i parametri con una riduzione delle fasce di canone di circa il 5%

come risposta alle esigenze delle famiglie in questo periodo di crisi. È questa la principale novità del nuovo accordo firmato nel municipio scledense per i contratti concordati, ossia quelli che prevedono un canone di locazione calmierato e calcolato sulla base della localizzazione e della tipologia dell’immobile affittato. Il documento conferma le importanti agevolazioni non solo fiscali per entrambi i contraenti: dalla riduzione dell’IMU dal 9,3 al 6,3 mille a importanti detrazioni Irpef. Il nuovo accordo è stato firmato dai rappresentanti delle organizzazioni degli inquilini (Sunia, Uniat, Coniav e Sicet) e dei proprietari edilizi (Confedilizia e Uppi) alla presenza del sindaco Luigi Dalla Via.

A differenza di quelli a canone libero, i contratti d’affitto concordati prevedono un canone di locazione calmierato e calcolato sulla base di alcuni parametri oggettivi, come la localizzazione (il territorio comunale è stato suddiviso in cinque fasce) e la tipologia e metratura dell’immobile affittato. Con la conseguenza concreta che normalmente il canone concordato è inferiore di quello libero. Un vantaggio che va a sommarsi a una serie di benefici e agevolazioni. Per i proprietari è stabilita la riduzione dell’aliquota IMU dal 9,3 al 6,3 per mille (nel 2013 si stima un risparmio complessivo per tutti i contratti concordati in essere di circa 290 mila euro, ai quali “sopperisce” il Comune), del 30% dell’imponibile per l’imposta di registro e del 33,5% del canone annuo di locazione ai fini IRPEF, oltre a una minore durata dei contratti, con la formula 3+2 anni anziché 4+4. Per gli inquilini, oltre alla possibilità di un canone calmierato, le agevolazioni sono una riduzione del 30% dell’imponibile per l’imposta di registro, una detrazione Irpef di 495,80 euro se il reddito non supera i 15.493 euro, o di 247,90 euro se non supera i 30.987 euro.

Inoltre già dal 2011, è entrato in vigore il regime fiscale della cedolare secca sulle locazioni degli immobili abitativi (regime facoltativo che trova applicazione in alternativa a quello ordinario). E’ una tassa piatta che sostituisce le imposte dovute sulla locazione (Irpef, imposta di registro, imposta di bollo) e, con decreto legislativo di marzo 2014, per i contratti agevolati l’aliquota è passata dal 15% al 10% (invariata invece al 21% per i contratti liberi).

Per poter ottenere le agevolazioni IMU e la tutela della Commissione di Conciliazione e di Congruità, deve essere depositata al Servizio Casa una copia del contratto registrato con allegata la scheda di calcolo del canone. Il calcolo può essere effettuato in modo semplice e rapido collegandosi al sito del Comune (www.comune.schio.vi.it). Nello stesso sito si potranno trovare dettagli e informazioni utili così come sarà possibile scaricare tutta la modulistica necessaria alla stipulazione del contratto.

di Redazione Thiene on line

 

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