Ragazzi da Germania, Turchia, Polonia e Spagna, oltre che Italia, riuniti a Schio all’insegna del cibo. Un’accoglienza calorosa, stamattina, nella sala consigliare del Municipio . Lina Cocco, assessore per Formazione e Città dei bambini, e il sindaco Luigi Dalla Via, hanno dato un cordiale benvenuto alla delegazione di studenti e docenti ospiti della città per il progetto “Comenius”, supportato dal Liceo Zanella.

 

La comitiva, rappresentata da docenti e ragazzi provenienti da quattro scuole diverse di altrettanti Paesi europei (Germania, Turchia, Polonia e Spagna), fa parte di un progetto di gemellaggio innovativo finanziato dalla Comunità Europea. Dal nome del grande pedagogo moravo, “Comenius” è un programma grazie al quale gli alunni di tutto il continente possono collaborare tra loro senza barriere geografiche e di lingua, lavorando insieme a progetti che parlano di tradizioni culturali, storia, arte, ambiente. Un vero e proprio scambio culturale: ogni Paese ospitante presenta un tema specifico – nel caso dell’Italia, il cibo – e su questo tema i ragazzi svolgono tutta una serie di attività nelle scuole e con le famiglie.

L’agenda di impegni per gli studenti ospiti di Schio è ricca di appuntamenti e attività. Stamani, dopo essere stati accolti a scuola dal preside del Liceo Zanella, Francesco Crivellaro, i ragazzi sono stati accompagnati, assieme con i docenti della delegazione, in visita alla città. Un percorso didattico e culturale sull’archeologia industriale di Schio: dalla Fabbrica Alta di Alessandro Rossi, al Giardino Jacquard, fino al Duomo. Poi il benvenuto ufficiale in Municipio.

Lina Cocco fa gli onori di casa, ricevendo gli studenti, spiegando un po’ la storia della sala consigliare e ricordando la tradizione tessile-industriale della città. Il sindaco Dalla Via rammenta la “tradizione” di gemellaggio e di scambidi Schio. «Esperienze come questa», afferma il primo cittadino, «possono aiutare e favorire un’integrazione e un’unità politica in tutta Europa».

Magdalena Müller, 17 anni, viene da Landshut (Germania) ed è una delle ragazze ospiti del progetto. «L’ospitalità e l’organizzazione degli studenti e degli insegnanti», dice, «sono state impeccabili». Il primo giorno è stato molto divertente e si prospetta una bella esperienza, confida la studentessa.

Estendere l’istruzione a tutte le classi sociali, progredire attraverso l’apprendimento, stimolare la mente alla ricerca del sapere lungo tutta la vita: l’insegnamento che ha lasciato John Amos Comenius, oltre quattrocento anni fa, appare oggi più che mai attuale. Una lezione di civiltà e di integrazione che, oggi come allora, auspica a una didattica dell’uguaglianza sociale, perché infondo, come affermava il pedagogo, «educare è vivere».

Alessandro Mafrica

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