L’amicizia viaggia sui binari dei trenini elettrici. Schio e Como stringono un legame che le unirà d’ora in avanti nel nome di Alessandro Rossi, pronipote dell’omonimo, storico industriale laniero scledense e a sua volta noto industriale, a due anni dalla sua scomparsa. Domenica 10 febbraio una delegazione comasca di circa 150 persone sarà infatti ospite a Schio per quello che, nella città lacustre lombarda, hanno chiamato il “viaggio rivarossiano”: una visita al luogo in cui crebbe Alessandro Rossi Jr., co-fondatore della famosa ditta di fermodellini elettrici “Rivarossi”.

 

Rossi, dopo gli studi al politecnico di Milano, trasferitosi a Como, creò e lanciò questo prestigioso marchio in tutto il mondo, con soluzioni tecniche d’avanguardia che seppe sviluppare con innovatività e competenza, rivelandosi un dinamico discendente del grande industriale tessile, il cui nome è invece legato già da sempre alla storia di Schio. Tra gli appuntamenti della giornata, per ricordare questo “padre” dei trenini elettrici più famosi d’Italia, anche un concerto, offerto dal “Comitato Monumento Ing. Alessandro Rossi” nella chiesa di San Francesco, con il coro Nigritella di Monte Olimpino(frazione di Como, dove Rossi abitava): l’inizio alle 15.30, ingresso gratuito.

“Questa amicizia ha le sue origini nella storia industriale della nostra terra. Quella stessa storia che come Amministrazione stiamo cercando di valorizzare al meglio attraverso investimenti importanti – sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via – Gli ospiti di Como saranno quindi i benvenuti: sarà un momento per ricordare le nostre radici, ma anche per proseguire un possibile cammino di collaborazione e scambio tra le due città”.

Il “viaggio rivarossiano” alla scoperta del luogo d’origine dell’uomo che, con i suoi trenini, ha reso felice almeno una generazione di bambini e di papà, ma soprattutto stuoli di collezionisti in tutto il mondo, porterà la delegazione comasca a visitare i luoghi dell’archeologia industriale cittadina, la chiesa della Sacra Famiglia con le reliquie di Santa Bakhita e, naturalmente, il Museo del treno in miniatura con i suoi oltre mille modelli ed il grande e bellissimo plastico che i “Fermodellisti Alto Vicentino” (FAV) hanno allestito presso i chiostri della CASA, aprendolo al pubblico. Non mancherà una momento ufficiale di incontro, alle 10.15, quando i “rivarossiani” saranno ricevuti in Municipio dal sindaco Luigi Dalla Via prima di partecipare ad una messa in Duomo.

La visita è organizzata dal Comitato che sta promuovendo la posa in opera di un monumento nell’area ex ditta Rivarossi a Como, dedicato appunto al fondatore dell’azienda, e vede coinvolte anche due parrocchie comasche, oltre a quella di San Pietro in Schio ed al Comune.

Per approfondimenti sulle iniziative a Como: www.monumentorivarossi.it

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