Schio ha celebrato  un traguardo speciale: il centesimo compleanno di Eligio Dal Zotto, nato a San Vito di Leguzzano nel 1925 e residente a Schio fin dai primi anni d’infanzia.

La sua è una vita profondamente intrecciata con la storia del territorio. Durante gli studi superiori visse per un periodo a Bolzano Vicentino, ospite delle zie, e proprio in quegli anni affrontò le difficoltà della guerra: mentre frequentava l’Istituto Industriale a Vicenza, percorreva ogni giorno in bicicletta dieci chilometri fra allarmi, sorvoli e bombardamenti. Un periodo che, come lui stesso racconta, ha inciso profondamente sulla sua giovinezza.

La sua carriera professionale si è svolta interamente alla De Pretto – Escher Wyss di Schio, dove iniziò nel 1946 e lavorò fino al 1986. Per l’azienda trascorse anche un periodo a Zurigo, prima in ufficio tecnico e poi in officina, seguendo l’intero ciclo produttivo: dalla progettazione al collaudo delle macchine, fino a ricoprire ruoli dirigenziali.

Determinante nella sua vita fu un viaggio di lavoro a Roma, durante il quale conobbe in una trattoria una giovane di Perugia, Laura Persichini, che sarebbe poi diventata sua moglie. Da quell’incontro nacquero 66 anni di matrimonio e quattro figli, e la nostra città “ottenne” un’insegnante molto stimata: prima docente alle Scuole Medie Maraschin, quindi all’Istituto Magistrale Romana Rompato, dove ha formato generazioni di studenti lasciando un ricordo vivo nella comunità scolastica.

Eligio Dal Zotto è stato anche un grande amico di Giorgio Scalco e mantiene ancora oggi una memoria vivida ed una curiosità per la vita che stupisce chi lo incontra. Alla domanda su quale sia il segreto per arrivare a 100 anni, risponde con un sorriso: «Avere pazienza!»

L’Amministrazione comunale di Schio, rappresentata dal Vicesindaco Barbara Corzato, gli ha portato gli auguri a nome di tutta la città, ringraziandolo per la testimonianza di una vita ricca di valori, lavoro ed affetti.

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