Entro marzo cominceranno a Schio i lavori di restauro e messa in sicurezza del Complesso Culturale Jaquard. Un progetto da un milione di euro, che il Comune spera venga finanziato al 59% dalla Regione. Fiore all’occhiello del patrimonio scledense insieme alla Fabbrica Alta e ad altri manufatti di archeologia industriale, il Complesso Jaquard si inserisce nell’intervento di riqualificazione della città che, partendo da Piazza Rossi e passando attraverso il centro, arriverà fino a Magrè.

 

“Con questo progetto è stato realizzato uno studio organico del Complesso Jacquard – ha spiegato Sergio Rossi, assessore ai Lavori Pubblici – Il progetto, che si sviluppa attraverso 4 lotti esecutivi distinti per tipologie d’intervento e consecutivi l’uno all’altro, dovrebbe concludersi ad agosto 2018. Tutta l’area dello Jacquard che appartiene al patrimonio indisponibile del comune di Schio, potrà essere presto goduta nella sua interezza dalla comunità. Ad opere terminate sarà infatti possibile aprire al pubblico l’intera area del Giardino Storico, la parte del Ninfeo e delle grotte, oltre il Teatro Jacquard e la Gradinata di S. Rocco, che collega via Pasubio con il parco del Castello. Gli interventi del lotto 1 e 2 – ha continuato – riguardano interventi strutturali di messa in sicurezza e ricostruzione dei solai, per poter riutilizzare la struttura sono demandate ad un ulteriore progetto dedicato al restauro architettonico dell’involucro architettonico e dell’adeguamento funzionale degli spazi interni. Speriamo in un ulteriore bando – ha conclluso – ma al momento, per quanto riguarda il fabbricato, arriviamo fino al recupero strutturale. Giardino e scalinata, invece, torneranno ad essere visitabili e percorribili”.

Il Giardino Jaquard, realizzato da Antonio Caregaro Negrin, architetto vicentino, si apre di fronte alla facciata del Lanificio Rossi e vanta un valore estetico, botanico, architettonico, culturale e storico di primo piano. Rappresenta un capitolo fondamentale della storia locale di Schio, in quanto è intimamente legato alle vicende del Lanificio Rossi, il celebre insediamento tessile del secondo ottocento. Concepito originariamente come ‘teatro verde’ il Complesso Jaquard è popolato da sculture zoomorfe e ricco di grotte artificiali, scogli e false rovine dell’antico castello, adornato di belvederi e giardini pensili, collegato da sentieri tortuosi, gradinate in pietra e con una fitta vegetazione.

“Presentiamo con grande orgoglio questo progetto di riqualificazione – ha commentato il Sindaco Valter Orsi – Ora, per quanto riguarda il 59% dell’investimento, aspettiamo dalla Regione una risposta entro fine marzo, ma nel frattempo partiranno i lavori di messa in sicurezza”.

 

Anna Bianchini

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