E’ il secondo giorno di autunno, ma il clima è quasi estivo e i colori a Schio richiamano la primavera. Numerosi infatti gli appuntamenti in centro dove i tantissimi amanti del verde, ma anche semplici curiosi, per tutta la domenica hanno potuto godersi una giornata molto speciale con la mostra mercato “Giardino Jacquard”. Quest’anno l’evento ha registrato oltre 20mila presenze. A visitarla sono arrivati persino dal centro Italia.

 

Piante e fiori hanno abbellito le straordinarie e ben fatte riqualificazioni dei vecchi opifici che unite al centro storico fanno di Schio un bell’esempio di come anche in Italia qualche (rara) volta si sappiano far le cose per bene. Così Schio fa intelligentemente rivivere la sua archeologia industriale attraverso questa “festa del verde”. Dalle 9 del mattino si sono aperte al pubblico le diverse esposizioni: Al lanificio Conte si è svolta la mostra internazionale di orchidee, al palazzo Toaldi Capra lamostra dei bonsaie nel giardino della  Fabbrica Alta l’esposizione di piante, fiori e cultura del verde, con prodotti naturali e biologici. 

Molte le persone che hanno partecipato alle visite guidate del meraviglioso “Giardino Jacquard” dove era possibile ammirare anche alcune opere artistiche del gruppo artisti città di Schio.

Giorgio Cocco, una delle guide  che ha accompagnato uno dei numerosi gruppi in una passeggiata botanica attraverso i “monumenti botanici” di Schio spiega che accanto a quella che fu la più grande Fabbrica d’Italia della metà Ottocento l’allora  proprietario, senatore Alessandro Rossi, volle la realizzazione di un Giardino botanico. Oggi quell’antica fabbrica  non c’è più ma il giardino, con le sue imponenti Sequoie, Cipressi di oltre 30 metri  e maestose Magnolie si. Cocco, con la sua passione e cultura magnetizza le persone che con il naso all’insù contemplano oggi forse con maggior consapevolezza quelle bellezze naturali.

Alle 10.30 al Lanificio Conte Giancarlo Pozzi ha presentato il libro Orchidee. Storie e personaggi” a cui è seguito un breve corso di coltivazione.

Per tutta la giornata, anche il presidente dell’associazione “Bonsai Club Valdastico” Massimo Vigaio, che ha curato la mostra, al palazzo Toaldi Capra, si spende con il pubblico per spiegare il significato dei Bonsai.

“ E’ una filosofia di coltivazione in cui ogni Bonsaista è soprattutto un artista che attraverso la cura pluriennale alle piante prende cura di se stesso e comunica con gli altri.” Fiero si avvicina ad un acero campestre alto una quarantina di centimetri di oltre 20 anni. “ E’ ancora un giovanotto” ironizza “che potrà far compagnia al proprietario ancora per tutta la sua vita, e così come capita nelle colture orientali potrà addirittura essere dato in eredità di padre in figlio.” Queste piante miniaturizzate oltre a rappresentare uno straordinario capolavoro di forme e proporzioni inducono una piacevole immaginazione, e lo sguardo su di esse magicamente rasserena l’animo. E’ l’inspiegabile e incredibile fascino e valore delle piante.

Nel pomeriggio invece protagonista è stata l’attrice Lorenza Zambon che ha svolto una “lezione di giardinaggio planetario”.

Una giovane donna, Nadia Spiller con orchidea appena acquistata, tiene a riferirci: Bellissima manifestazione, complimenti agli organizzatori, per la scelta degli espositori ma anche per i contesti scelti.

Ovviamente, come in ogni festa che si  rispetti non è mancata la musica suonata dai il “Carnaby Street Jazz concert con l’Ensemble del Complesso Strumentale Città di Schio, ed un ricco stand gastronomico.

Visto il successo l’appuntamento è fissato anche  per il prossimo anno…

Alberto Brazzale

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