Numerosi quest’anno i progetti e le iniziative promossi dal Comune di Schio in occasione della giornata della donna. Stamattina, attorno al tavolo per la presentazione del calendario di appuntamenti organizzati in città, le rappresentati dei soggetti protagonisti hanno presentato i loro programmi, tutti riuniti sotto il titolo “una data per ogni voce”.

 

 

La rassegna, patrocinata dal comune, è stata resa possibile grazie al contributo delle diverse figure impegnate nel progetto: lo Sportello Donna del comune, la Commissione Comunale per le Pari Opportunità, la Fondazione Teatro Civico, la Coop. Samarcanda-Progetto Seta, l’Associazione Donne per le Donne, il CIF (Centro Italiano Femminile), l’Associazione per la Pace, il Coordinamento Donne SPI-CGIL, l’ASCOM cittadina. Gli eventi che coloreranno di rosa la città scledense nel weekend dell’8 marzo, sono inseriti all’interno del progetto “Generare e Rigenerarsi”, finanziato dalla Regione Veneto.

 

Si comincia venerdì 8 marzo, la giornata simbolo della donna: Palazzo Toaldi Capra ospiterà alle 17.00 l’incontro-dibattito “Talenti femminili locali: la risorsa donna nella cultura e nelle professioni”. Interverranno la giornalista Alessandra Anzolin, la sportiva Silvana Valente, la fondatrice della cooperativa Mano Amica Marta Dalla Coosta e l’imrenditrice Sara Reniero. Alle 20 sarà poi inaugurata la collettiva di pittrici sclendensi “Emozioni al Femminile”, con la presentazione di Maria Berica Grande. L’esposizione sarà aperta sabato 9 e domenica 10 marzo (10.00-12.30 e 16.30-19.30), sabato 16 (9.30-12.30 e 16.30-19.30) e domenica 17 (16.30-19.30). Nell’ambito della mostra sarà proposto, nella mattinata di sabato 9, un laboratorio a cura delle studentesse del Liceo Artistico “Martini” in collaborazione con Cafècinque e Gruppo Artisti Scledensi.

 

Sempre venerdì 8 si aprirà nelle vie del centro “La via en rose – Tutto ciò che le donne sanno fare” (org. ASCOM), una “tre giorni” che animerà strade e piazze con una settantina di espositrici nel mercatino hobbistico e laboratori creativi, mostra fotografica, musica e intrattenimenti, tutto al femminile. La manifestazione prenderà il via alle 16.30 del venerdì per proseguire fino alle 21, il sabato dalle 15 alle 21 e la domenica dalle 10 alle 21.

 

Un nuovo momento di riflessione sarà proposto sabato 9 alle 16.00 quando Palazzo Toaldi Capra ospiterà l’incontro ”La donna: storia e profezia - Verso una presenza della donna come responsabilità per una vera democrazia” (org. CIF). Alla conferenza, che vedrà come relatrice la dottoressa Giuliana Fabris, seguirà la quarta edizione del premio “Da donna a donna: Grazie”.

 

La chiusura del calendario sarà dedicata al ricordo di una delle più grandi cantanti francesi attraverso il quale si celebrano anche momenti di vita al femminile, dove la musica e la poesia gettano ponti fra storie d’amore, passioni e sogni: domenica 10, alle 17.30, nella sala Calendoli del Teatro Civico andrà in scena lo spettacolo teatrale “Per Edith Piaf” del Teatro Potlach con NathalieMentha. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

 

Anche la Biblioteca Civica farà un omaggio con la ”settimana di lettura donna”: da giovedì 7 a sabato 16 marzo sarà presente un banchetto dedicato al tema della donna in democrazia con una bibliografia e la delibera del primo consiglio comunale eletto democraticamente che, il 24 marzo 1946, è stato presieduto da Elisa De Rigo, 29 anni, eletta con il maggior numero di voti. Un’altra teca sarà invece dedicata alla pittrice Romana Rompato.

 

Con questa iniziativa si vuole lanciare un messaggio chiaro e diretto, volto a valorizzare il ruolo della donna nella società moderna, afferma Antonietta Martino, assessore alla Persona e Famiglia. Le donne devono “fare rete”e prendersi la giusta fetta di spazio nella collettività, puntualizza Daniela Rader, assessore per Energia, Ambiente e Sviluppo economico.

Le associazioni e i rappresentanti dell’amministrazione invitano tutte le donne a partecipare numerose, ricordando loro che questa potrebbe essere un’occasione – tra le tante – per cambiare la mentalità di base e, come sostiene Lina Cocco, per fronteggiare il maschilismo dilagante, riportando l’attenzione sul bisogno, oggi più che mai irrinunciabile, di pari opportunità.

 

A.M.

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