Parlano chiaro le cifre finali per il Social Day di quest’anno: ben 42.700 gli euro ricavati in totale dai “lavori” di bambini e ragazzi di scuole medie e superiori dell’Alto Vicentino impegnati nel progetto, durante le giornale del 19 e 20 aprile scorsi. Numeri “da record” – come li definiscono Marta Dalle Molle e Alberto Carollo dell’associazione Samarcanda di Schio, tra i promotori della rassegna – che vanno ben oltre i 29.150 euro recuperati nella precedente edizione del 2012. Soldi che verranno tutti dati in beneficenza, per finanziare 4 progetti umanitari e di aiuto per i giovani, in Italia, Brasile, Tanzania e Bolivia. 

Il bilancio della manifestazione, che ha visto bambini e ragazzi impegnati in lavori presso privati o in piccole opere di riassetto e pulizia urbana e del territorio dei loro comuni, allo scopo di raccogliere fondi da destinare in beneficenza a diversi progetti sparsi in giro per il mondo, è stato presentato ieri, con una conferenza stampa nell’aula magna del Liceo Scientifico Tron, una delle scuole più presenti e attive all’interno del Social Day 2013. Oltre agli studenti del Tron, prima scuola per partecipanti – 326 – e per denaro raccolto – 5.700 euro –, hanno aderito al progetto il Liceo classico-linguistico Zanella – con 113 partecipanti e 1.700 euro raccolti –, l’istituto tecnico industriale De Pretto – 154 volontari e 3.110 euro – e alcune classi del professionale Garbin di Schio – 40 ragazzi e 289 euro. Partecipazione anche a Thiene, con i bambini delle scuole medie “Ferrarini” e “Bassani”, i ragazzi dell’istituto tecnico economico e tecnologico “A.Ceccato” e gli studenti dell’ITIS “Chilesotti”. A Piovene Rocchette, invece, si sono mobilitati 90 bambini delle classi seconde della scuola media “A. Fogazzaro”, per un totale di 367 euro raccolti.

“Mi è sembrato strano quando il progetto del Social Day ha chiesto un aiuto alla nostra onlus, visto che noi di solito ci occupiamo di disabili e persone bisognose”, racconta Giuseppe Pegoraro, presidente della fondazione Pegoraro-Romanatti, che ha supportato la rassegna 2013. “Poi, parlando anche col consiglio di amministrazione, abbiamo cambiato presto idea. Abbiamo deciso di investire sui giovani, una cosa già positiva di per sé, perché ci siamo resi conto che proprio il lavoro di questi ragazzi sarebbe andato in favore dei più bisognosi. Il nostro impegno si ripeterà anche l’anno prossimo, con ancora più entusiasmo”.

Apprezzamento all’iniziativa è stato espresso anche dall’assessore ai giovani del comune di Schio Stefano Pento, che ha accompagnato attivamente i ragazzi nei loro lavori. “Quest’anno, per la prima volta, il comune ha partecipato al Social Day con la rete delle politiche giovanili dell’Alto Vicentino. L’entusiasmo dimostrato dai ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa piace molto alla città. A me, personalmente, piace ricordare che i giovani che fanno attività per le strade contribuiscono a far cambiare quest’idea secondo cui le nuove generazioni sono formate da fannulloni, bulli, o ragazzi che non hanno voglia di fare. Il volontariato è importante, e quello che avete fatto voi studenti, dando tutto il ricavato totalmente in beneficenza, è il vero volontariato, il vero fare sociale”.

Il Social Day 2013 va verso la sua conclusione, ma la testa è già rivolta verso l’anno prossimo: per il 2014 si prospetta tutto un altro mare di giovani da coinvolgere nell’oceano sociale del progetto. A fine settembre di quest’anno, invece, l’ultimo appuntamento per i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa sociale è a Bassano, al meeting europeo del Social Day, che vedrà coinvolti centinaia e centinaia di ragazzi provenienti da tutta Europa, per confrontarsi, raccontare le proprie esperienze e proporre, attraverso laboratori e discussioni, le loro idee per le manifestazioni future.

Alessandro Mafrica

 

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