Stop alle carrette di morte dal mare, per il bene dell’Italia e per la salvezza di migliaia di persone che si illudono di lasciare alle spalle fame e miseria per stabilirsi nella terra del ‘Bengodi’. Il coordinamento alto vicentino di FdI-An (Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale) annuncia che a breve partirà una raccolta di firme che proseguirà per tutta l’estate. L’obiettivo è raccogliere un numero sufficiente di firme da consegnare al Prefetto di Vicenza per dimostrare la contrarietà dei vicentini verso l’operazione Mare Nostrum l’accoglienza di ulteriori profughi nel vicentino.

 

“La massiccia presenza di extracomunitari nel nostro territorio toglie risorse ai cittadini italiani – ha spiegato Alex Cioni, coordinatore scledense di FdI-An – ed è inaccettabile che le tasse siano utilizzate per dare vitto e alloggio ai profughi discriminando di fatto quegli italiani che vivono in una situazione di indigenza e precarietà economica a causa della crisi e della disoccupazione”. Per Cioni non si tratta di essere insensibili alle tragedie umane o di fomentare una guerra tra poveri ma di rivendicare quello che definisce un sacrosanto principio: in Italia deve essere data precedenza agli italiani.

La molla è scattata dopo l’annuncio dell’arrivo di nuovi migranti in provincia di Vicenza. Cioni non ci sta e ha spiegato: “L’Italia sta diventando un grande campo profughi. I vicentini dovrebbero fare le barricate per dare un segnale inequivocabile a Roma che scarica sui Comuni la propria incapacità nell’affrontare l’emergenza. Un Governo libero a capo di uno Stato sovrano avrebbe già inviato i propri militari in Libia per un’operazione volta a tutelare gli interessi italiani in quella terra – ha continuato – Come raccontano le cronache di questi giorni, la Libia è in balia di clan armati e non esiste un governo o una autorità statale degna di questo nome”.

Alex Cioni guarda avanti e si dice sicuro che se non ci sarà un intervento concreto per porre uno stop all’arrivo dal mare di altri uomini, donne e bambini, gli italiani si troveranno fagocitati in un paradosso surreale. “A breve saremo noi indigeni a doverci muovere con i barconi per lasciare il nostro paese regalandolo ai nuovi italiani – ha detto – L’operazione Mare Nostrum è infausta, sia per gli italiani, che sono già allo stremo delle forze, sia per quei numerosi clandestini che rischiano la vita in balia delle onde convinti di poter trovare da noi la possibilità di costruire un futuro per loro e le loro famiglie. Lo stop alle carrette del mare è necessario – ha concluso – perché è evidente che l’Italia non è più in grado di assorbire immigrazione da parte di persone che sono in stato di estrema necessità”.

 

Anna Bianchini

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia