Schio e Valdagno: le due città guardano insieme al futuro. E’ stato presentato questa mattina dal vicesindaco di Schio Giorgio Pizzolato e dal sindaco di Valdagno Alberto Neri il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale Schio-Valdagno. Il documento – che sarà sottoposto ai Consigli comunali la settimana prossima per l’adozione – è lo strumento di pianificazione del territorio, previsto dalla normativa urbanistica regionale, che sostituisce la vecchia procedura per la progettazione dei Piani Regolatori. 

 

L’adozione del PATI, e del Rapporto Ambientale (VAS) che l’accompagna, da parte delle due assemblee si svolgerà in due momenti: lunedì 7 è prevista la discussione in forma separata (inizio sia a Schio che a Valdagno alle 18.30) e mercoledì 9 al Lanificio Conte di Schio invece i due Consigli assieme procederanno alle dichiarazioni di voto e alla votazione. 

“Questo Piano – hanno sottolineato Pizzolato e Neri – è una risorsa per il futuro dei prossimi vent’anni delle nostre città. E’ stato fatto un enorme lavoro, mettendo insieme tantissimi dati, e per questo ringraziamo tutti i soggetti che sono stati coinvolti nella redazione: a partire dagli uffici dei due Comuni che hanno lavorato in stretta sinergia fino alla Provincia e gli altri Enti superiori. Sono tanti gli aspetti che caratterizzano questo documento, tra i quali spiccano ad esempio il tema del paesaggio, sia urbano che non, e della sua cura e i nuovi strumenti messi in campo per permettere alle nostre città, soprattutto attraverso le riqualificazioni, di proseguire lo sviluppo senza consumo del territorio”.

Tra gli esempi citati figurano ad esempio l’attenzione per i luoghi storici e del patrimonio industriale delle due città, i piani di riqualificazione, i crediti edilizi (importanti in particolare per le contrade) e il rapporto tra città, campagna, collina e montagna (ad esempio col parco agricolo, i corridoi ecologici, le contrade, i belvedere, le porte della montagna).  

L’adozione segna una tappa fondamentale del percorso che le due Amministrazioni stanno compiendo in maniera condivisa e partecipata e che porterà all’approvazione del PATIal quale successivamente ciascun Comune affiancherà lo strumento operativo e di dettaglio, chiamato Piano degli Interventi (PI). A caratterizzare il percorso è stata sin dall’inizio la scelta dei due Comuni di procedere con un Piano unitario e condiviso: scelta che non solo si giustifica nelle caratteristiche simili delle due città (ambientali, paesaggistiche, sociali, economiche) ma che si inserisce nel solco della lunga storia d’integrazione (dal Tunnel Schio-Valdagno alle società di servizi, fino all’Intesa Programmatica d’Area) e nasce dalla volontà di adottare nella propria pianificazione urbanistica una visione unitaria di sviluppo.

A caratterizzare il Piano è in particolare l’introduzione di una suddivisione del territorio in 6 “ambiti paesaggistici” (ATO) con corrispondenti obiettivi di tutela, di riqualificazione e di valorizzazione. I sei ambiti corrispondono al paesaggio urbano, produttivo, collinare, montano, agricolo e di connessione. Per ciascun ATO, il PATIha quindi individuato i corrispondenti obiettivi di tutela, di riqualificazione e di valorizzazione ed ha stabilito, inoltre, le aree idonee per interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e territoriale, per la riqualificazione e riconversione, le invarianti e fragilità, i parametri teorici di dimensionamento, i limiti quantitativi e fisici per lo sviluppo degli insediamenti residenziali, industriali, commerciali, direzionali, turistico-ricettivi ed i parametri per i cambi di destinazione d’uso, perseguendo l’integrazione delle funzioni compatibili.

Assieme al PATI, i due Consigli adotteranno anche la Valutazione Ambientale Strategica: un documento che, partendo dall’analisi dell’esistente, permetterà di valutare attraverso precisi indicatori i possibili impatti degli interventi sul territorio.

 
di Redazione Thiene on line  (nella foto di Pizzolato e Neri con le carte del PATI)
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