Se la famiglia è forte, forte è la società. La famiglia è una risorsa fondamentale per superare la crisi che percuote l’intera collettività. E’ dunque assolutamente necessario creare e sostenere la nascita di innovative politiche e alleanze locali per la famiglia. Con questo primo commento Riccardo Prandini, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Bologna, esordisce al ciclo di due seminari pubblici, organizzati dal Comune di Schio, in collaborazione con la Provincia di Vicenza, dal tema Dal Tavolo Famiglia alle Alleanze per la Famigliaapertosi stamane a Schio nella sala conferenze del Lanificio Conte e che si concluderà sabato prossimo a  Palazzo Toaldi Capra.

  Sono due occasioni  dedicate all’informazione e alla riflessione sul tema spinoso delle politiche familiari, trasversali per competenza agli ambiti pubblici e privati, e alla condivisione delle prime virtuose esperienze di distretti familiari realizzate nel Trentino, dove tanti soggetti diversi lavorano insieme per il benessere delle famiglie – spiega l’assessore alla Persona e Famiglia Antonietta Martino. L’amministrazione pubblica deve cercare risposte nuove per i bisogni di una società complessa. Non c’è necessità di un governo ma di una governance, cioè di realizzare ciò che il territorio chiede –  ha invece sottolineato il sindaco Luigi Dalla Via.

 Oggigiorno, la famiglia, sia essa anche monogenitoriale o allargata, è stretta tra l’incalzante crisi economica, la disoccupazione giovanile, l’invecchiamento della popolazione. La famiglia esprime alcuni profondi e diffusi squilibri sociali e demografici come le difficoltà di avere figli e di conciliare lavoro e cure familiari e una crescente fragilità economica.

Tali squilibri richiedono di essere affrontati con chiarezza di obiettivi ed azioni innovative, nonché risorse e strumenti adeguati. Le famiglie necessitano di reti di sostegno informali e di servizi sul territorio che operano per il benessere e la coesione sociale – prosegue l’assessore alla Formazione.

 Le reticolari esperienze trentine, esposte e discusse nel simposio, rappresentano un eccellente esempio di sostegno alle famiglie e di realizzazione di territori family-friendly, ovvero territori certificati amici della famiglie e dei bambini,secondo i nuovi paradigmi delle politiche familiari e sociali indicati nel Piano Nazionale per la Famiglia, il primo, negli oltre 60 anni di storia repubblicana, deliberato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno 2012 – dice Riccardo Prandini. Sono esperienze pilota di Alleanze locali di integrazione e cooperazione fra soggetti diversi (famiglie, enti pubblici, stakerholders o portatori d’interessi economici e produttivi e società civile) che cercano di rispondere in modo concreto ai bisogni delle famiglie con tariffe commerciali e di servizi agevolate, contributi e sostegni per il doposcuola, il centro estivo, il tempo libero. .

 Le esperienze di alleanze, come i sistemi locali di scambio, ovvero i Gruppi di Acquisto Solidale o la Banca del Tempo, sono un investimento sulla famiglia,– ribadisce l’assessore Lina Cocco – ne potenziano il ruolo economico e relazionale nella società.

 Il territorio è relazione e la famiglia ne è il custode. Dobbiamo sostenere la famiglia per sostenere il territorio e le sue economie. Non si deve penalizzare la famiglia, fondamentale ammortizzatore sociale – continua il presidente del Forum Trentino delle Famiglie Paolo Rebecchi, ma, al contrario, si tratta di adottare nuovi modi di stare insieme e di vivere. Se la famiglia è forte, forte è la società. Se la famiglia cresce, cresce la società. Se la famiglia è felice, felice è la comunità che pensa al suo futuro e che si attiva in una rete di reti.

 Sabato 24 novembre dalle  9 alle 12, a Palazzo Toaldi Capra, ci sarà il secondo appuntamento per approfondire e conoscere nuovi modi di realizzare welfare, di conciliare famiglia e lavoro con la presenza nel panel seminariale anche della Rete Imprese Giunca di Varese ed il Club Imprese modenesi per la Responsabilità Sociale.

Adelina Tadiello

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