‘Una dieta vegetariana puo’ proteggere dall’insorgenza di alcuni tumori molto di più rispetto a chi mangia abitualmente carne. Quest’affermazione risulta da vari studi scientifici svolti in passato e viene confermata da una vasta ricerca inglese, condotta dal Cancer Research dell’Università di Oxford e pubblicata sul British Journal of Cancer. Un rischio di ammalarsi di cancro al sangue del 45% più basso rispetto ai carnivori e una probabilità inferiore del 12% di sviluppare altri tipi di tumore. Si arrivava a un rischio ridotto addirittura del 75% per quanto riguarda il mieloma’.

Ha esordito così , Maria Concetta Di Giacomo, medico per l’Ambiente (Isde), che ieri è stata la special guest della cena vegana, organizzata dalla Lega antivivisezione, che ha devoluto il ricavato all’Enpa di Thiene. Una serata particolare, dove è stato possibile ascoltare i dati forniti dalla professionista dell’Ulss di Padova, impegnata nella tutela dell’ambiente e soprattutto degli animali, considerati da sempre come ‘carne da macello’ e mai come esseri dotati di intelligenza.

La specialista di Medicina interna non si è fermata ai freddi dati sul rischio-tumore di chi assume carne da allevamento, ma si è spinta ben oltre facendo vedere ai numerosi presenti che hanno affollato il centro parrocchiale del Santo, delle slide da brivido. Mucche che hanno perso la dignità di essere vivente e trasformate in vere e proprie macchine da latte. Bovine che potrebbero vivere dai 36 ai 40 anni, ma che vengono macellate dopo 6-7 anni, quando, dopo essere state private addirittura del movimento e costrette a stare immobili perchè lo scopo della loro esistenza è unicamente quello di produrre latte e generare vitelli, non sono in grado nemmeno di raggiungere il loro patibolo perchè non ce la fanno a camminare. I loro arti non sono abituati perchè dalla loro nascita alla loro morte, l’unica possibilità di utilizzare le zampe è quella di raggiungere il luogo della macellazione. Stesso discorso per i suini allevati in tutto il mondo nelle industrie della carne, dove la missione è quella di ingozzare le bestie, che hanno un’unica missione, quella di finire a fette tra i banconi dei supermercati. Raccapriccianti le immagini mostrate agli ospiti della serata che in molti non sapevano cosa c’è spesso dietro le carni d’importazioni che ci ritroviamo sulla tavola ogni giorno. ‘Vengo definita talebana – ha cercato di ironizzare il medico dell’Isde – solo perchè sono un’animalista. In realtà, parlo su dati di fatto, sulla base di informazioni e studi scientifici, che mi piacerebbe sentire smentite qualche volta. La mia non è solo una difesa del genere animale, ma soprattutto è la strenua tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo, che ingerisce carne convinto di nutrirsi bene. In realtà, assume antibiotici e sostanze nocive, che devastano l’intestino, così come quello delle bestie che vengono allevate con cibo che non è quello che la natura vorrebbe per loro. Quanti ruminanti al mondo si nutrono veramente di erba?’

Il medico dell’Isde ha concluso la sua relazione con una lista di nomi di ‘vegetariani illustri’: atleti, politici, scienziati, filosofi, scrittori, attori, cantanti, musicisti di tutti i tempi che hanno in comune la scelta vegetariana. Nomi e cognomi?Martin Luther King, Mohandas Karamchand Gandhi, Albert Einstain, Leonardo Da Vinci, ma anche sportvi come Edwin Moses, Gianni Leone e Massimiliano Rosolino. Oppure medici come Veronesi, attori come Michele Pfiffer. Brigitte Bardot, Kim Basinger, Paul Newman, Brad Pitt, Eleonora Brigliadori e Silvana Mangano. Infinita la lista di filosofi, giornalisti come Roberto Gervaso e Katherin Spaak. O cantanti come Paul Mc Cartney, Jovanotti, Marina Rei, Prince e Peter Gabriel.

N.B.

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