Comune sotto assedio per la nuova ordinanza sulla conduzione degli animali domestici, dei cani nello specifico.

Evidentemente non è piaciuto a molti cittadini, il nuovo regolamento che detta lezione su come portare a spasso il migliore amico dell’uomo, visto che in molti hanno accolto l’invito di Federica De Pretto, presidente di Enpa Thiene-Schio, di rivolgersi direttamente al comune per lamentarsi. Un’ordinanza approvata ad ottobre in consiglio comunale senza nessun voto contrario, che ripropone il regolamento regionale e che rispetto al precedente, in vigore dal 1997 fino a pochi mesi fa, amplia le zone accessibili ai 4 zampe chiedendo collaborazione ai proprietari per tenere pulita la città.

“Insistere sulla responsabilità dei proprietari di cani mi sembra normale educazione – ha commentato Casarotto – Abbiamo liberalizzato molte aree e chiediamo solo di collaborare per non lasciare sporco in terra, non capisco proprio l’atteggiamento di chi pensa che questo non sia corretto”.

La ‘rivolta’ di tanti proprietari di cani, che attraverso i social network e soprattutto con mail inviate direttamente in comune hanno manifestato il loro dissenso al nuovo regolamento, ha colto di sorpresa il sindaco Giovanni Casarotto e il vice sindaco Alberto Samperi (titolare dell’ordinanza), che ci tengono a far luce sull’argomento. In particolare sul super-discusso ‘punto 5’, che i detrattori definiscono “anti-cani”: “Si ordina di ridurre il più possibile il rischio che i cani possano lordare i luoghi indicati al punto 3, intervenendo, anche preventivamente ove possibile, con atteggiamenti nel pieno rispetto del benessere degli animali, tali da farli desistere dall’azione”.

Un punto descritto in modo chiaro, ma che forse in molti non sono riusciti ad interpretare.

“L’ordinanza intera parla chiaro – ha spiegato Samperi – non ci sono divieti contro gli animali, sono solo regole per mantenere pulita la città. Si chiede solo la collaborazione, cosa c’è di scandaloso in questo? Il punto 5 chiede solo di fare il possibile per evitare che il cane sporchi in determinati luoghi, magari spostandoli di qualche metro se danno segnali di dover espletare un bisogno fisiologico. Ma è chiaro che questo non è possibile sarà sufficiente pulire, raccogliendo le deiezioni solide con un sacchettino o gettando un po’ d’acqua per diluire quelle liquide”.

Regole valide a livello regionale, ma che a Thiene a molti non vanno giù.

“Quando abbiamo discusso il regolamento Enpa era presente – ha spiegato divieto-caniSamperi – Ci era stato chiesto di applicare alcune modifiche e lo abbiamo fatto. Tra l’altro, il rifacimento del regolamento nasce come conseguenza di una diffida ricevuta da Enpa a maggio: chiedevano di modificare l’ordinanza vecchia che vietava l’accesso ai cani entrare in tutte le aree verdi. L’abbiamo modificato, consapevoli che quella ordinanza non andava bene e abbiamo elaborato quella nuova. Aumentato le zone dove possono entrare i cani, ponendo dei limiti alle zone dove giocano i bambini. Ci era stato chiesto di limitare l’obbligo di pulire la pipì al centro storico, ma non è stato fatto perché anche nei quartieri fuori dal centro è giusto che non ci siano odori di urina o angoli di abitazioni neri per l’urina stantia. Enpa meriterebbe il Premio Thiene per il grande lavoro che fa –ha continuato – e mi riferisco in particolare al canile vuoto e agli animali tutti adottati. Ma nel caso della nuova ordinanza ci vuole maggiore comprensione. Il problema è che molti padroni di cani vorrebbero essere liberi di fare quello che vogliono, facendo girare i loro animali senza guinzaglio e mancando di senso civico quando sporcano. Definire questa ordinanza ‘anti-cani’ è fanatismo”.

Sui social network, dove l’argomento del regolamento sulla conduzione dei cani sta tenendo banco da giorni, il commento più comune è che ci siano problemi più gravi da risolvere e che pensare alle deiezioni dei cani sia vergognoso.

“Non si possono affrontare discorsi partendo da questo presupposto, sarebbe anarchia pura – ha spiegato Samperi – Ci sono sempre problemi più grandi, ma questo non significa che ci siano regolamenti anche per piccole cose. In particolare, negli stessi social network impazzano foto di angoli di Thiene sporchi di deiezioni canine, cartacce, sigarette, e immondizie di vario genere. Questo per richiamare l’attenzione dell’amministrazione a fare del suo meglio per prendersi cura della città. E’ giusto tenere pulito da tutto e ognuno deve fare del proprio meglio per rispettare il suolo pubblico. Per questo – ha concluso – con la nuova ordinanza abbiamo dato più spazio agli animali domestici, ritenendo corretto, per contro, chiedere ai loro proprietari di collaborare per pulire nel caso i cani sporchino”.

Anna Bianchini

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