Anche i cani avranno diritto a sgambettare in alcune grandi aree verdi della città, ma la bottiglietta dell’acqua per pulire la pipì nelle ‘zone rosse’ rimane obbligatoria.

Dopo settimane di incontri e scontri tra l’amministrazione comunale di Thiene ed Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), finalmente le due parti hanno trovato un accordo. Oggetto del contendere la nuova ordinanza per la conduzione dei cani in città, definita ‘anti cani’ sia nel contenuto che nella forma in cui era scritta, dalla presidente di Enpa Federica De Pretto.

Un’ordinanza, approvata nei mesi scorsi dal sindaco Giovanni Casarotto e dalla sua giunta, che dava indicazioni, ritenute troppo rigide da chi si batte quotidianamente per la strenua difesa degli amici a quattro zampe e che per questo ha messo sul piede di guerra animalisti e proprietari di cani.

A far andare su tutte le furie Enpa era stato il linguaggio duro dell’ordinanza e la decisione di bandire molte aree verdi della città all’accesso al migliore amico Strinati Casarottodell’uomo. Una scelta difesa dall’amministrazione comunale, che su cento zone verdi ne aveva individuate ventidue di libero accesso, includendo però rotatorie e piccoli spruzzi d’erba.

Tutto risolto per il momento, con il comune che modera il linguaggio nel documento approvato e apre di fatto 3 aree verdi agli amici a quattro zampe, vietando solo i parchi più piccoli e con giostrine per bambini.

“Abbiamo trovato un accordo – ha commentato soddisfatta Federica De Pretto – Negli incontri di queste settimane, il sindaco Casarotto e l’assessore Maria Gabriella Strinati si sono prodigati per conciliare le esigenze di tutti, proprietari di cani e non. Hanno ascoltato le nostre federica-de-prettomotivazioni e sono stati modificati alcuni punti dell’ordinanza. Intanto è stato cambiato il linguaggio che dava adito a fraintendimenti e ora è chiaro che cercare di far desistere il cane dall’espletare i suoi bisogni in posti ‘delicati’ è solo un suggerimento, che ogni persona di buon senso avrebbe applicato comunque. In ogni caso rimane la necessità di pulire dove il cane sporca”. Concetto sul quale Enpa non aveva mai replicato e che anzi, in ogni occasione, proprio Federica De Pretto aveva caldeggiato.

“Siamo soddisfatti – ha spiegato la presidente di Enpa – Ora i proprietari di cani sono liberi di girare per la città con accesso a molti metri di parchi e aree verdi. Rimane la questione della bottiglietta d’acqua per pulire la pipì, che può essere di ingombro durante le passeggiate, ma pensiamo che dimostrare che i proprietari di cane sono persone educate, che puliscono nel caso il cane sporchi (sempre le deiezioni solide, nei casi indicati nell’ordinanza quelle liquide), sia fondamentale per arrivare un giorno a risultati più soddisfacenti. Iniziamo da qui, in futuro potremmo chiedere altro. Ringrazio tutti i proprietari di cani per i loro suggerimenti preziosi e per aver dato la possibilità all’amministrazione di modificare e migliorare insieme ad Enpa il precedente regolamento e la precedente ordinanza. Speriamo – ha concluso – che questa riapertura del dialogo con l’Amministrazione porti in futuro a risultati che vadano verso un miglioramento del benessere animale, obiettivo che non perdiamo mai di vista in tutte le nostre attività”.

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