Le luci spente delle vetrine rendono Thiene una città fantasma. E’ iniziata ieri sera alle 19.30 in punto, la tre giorni di protesta dei negozianti del centro storico, per dire basta alla politica comunale e regionale  che, a detta dei manifestanti, concede  troppo alla grande distribuzione, mettendo in ginocchio le attività del centro.

Vetrine buie per le vie del centro che rendono un’immagine mesta, quasi di sconfitta, del cuore commerciale di Thiene. Un preludio di come potrà essere nel futuro se qualcosa non cambia:  questo il messaggio dei 125 negozianti del centro che hanno aderito all’iniziativa di Renato Corrà presidente dei commercianti del centro storico per il mandamento Ascom: “Un’iniziativa doverosa fatta per continuare la promozione della città – dichiara Corrà – Tutti gli otto membri del nostro comitato si sono prodigati per far partire la protesta, sottraendo tempo alle proprie attività, perché il futuro economico del cuore storico di Thiene va tutelato sempre. Noi del centro storico siamo degli eroi perché finora abbiamo resistito a delle amministrazioni miopi, che non hanno ancora ben capito che l’Italia sta affrontando una crisi molto più grave del ’29 e nei prossimi anni sarà ancora peggio. Spero che con questa protesta si demarchi una linea del Piave, perché abbiamo ricevuto molta solidarietà da molti colleghi di comuni limitrofi e da tutto il Veneto. Non si può permettere che politiche liberiste annullino l’anima di Thiene e di tanti centri storici, perché i commercianti con le proprie attività sono e devono continuare ad essere il propellente per il turismo, industria non inquinante dell’Italia ”.protesta thiene 3

Ma non sono solamente i volumi o le metrature concesse alla grande distribuzione che hanno fatto innescare la miccia della protesta. Tanti piccoli e grandi fattori si sono sommati nel corso degli anni, mortificando lo spirito imprenditoriale del centro che sempre più vede scemare la propria clientela. “E’ assurdo che una persona in centro debba pagare 50 centesimi per prendersi un caffè o un giornale o, cosa ancor più grave, acquistare delle medicine in farmacia” – commenta Rosanna Berna del negozio Persona in corso Garibaldi, toccando un annoso tasto dolente per Thiene: i parcheggi, ambiti come l’acqua nel deserto, nel centro della città ad oggi sono prevalentemente a pagamento, a fine mese pesano molto nel portafoglio non solo di chi in centro ci va per fare commissioni, ma anche a chi ci lavora tutto il giorno.
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“Da anni ci battiamo per avere i parcheggi per la nostra clientela alla medesima condizione dei centri commerciali – spiega Antonella Bianco titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento in via Trieste – Abbiamo presentato all’attuale amministrazione un piano parcheggi per il centro storico, ma dopo varie riunioni nulla è stato fatto”.
“Manca la sosta veloce a Thiene, quei 20 o 30 trenta minuti che possano garantire un facile accesso ai clienti – commenta Nico Bonollo del Bar al Corso – Un incentivo che chiediamo con questa manifestazione a luci spente alla chiusura, nel rispetto delle persone che entrano nei nostri negozi”.

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“Fondamentale è dare anche sfogo al passaggio nel tratto nord di Corso Garibaldi – ribadisce Fabio Zardo della Sisley – Abbiamo cercato più volte di trovarci con l’amministrazione comunale per l’apertura al traffico della ZTL e se ci riesce Milano con via Monte Napoleone che è una delle vie più importanti in Italia per il commercio, sembra inverosimile che a Thiene non si possa fare”.
Il comitato promotore della protesta a luci spente in centro a Thiene fa richieste ben precise all’amministrazione comunale: riduzione aliquote Imu, Tasi, Tari, plateatico e imposta pubblicità per dare maggior respiro economico e permettere il rilancio delle attività; apertura al traffico della ZTL del tratto nord di Corso Garibaldi; disco orario di 120 minuti nel parcheggio in piazzale Divisione Acqui; circa 80 posti auto gratuiti in via D. Chiesa a disposizione per chi lavora in centro; la sosta veloce di 30 minuti gratis su tutti i parcheggi a pagamento; parcheggio a disco orario in via Trieste.protesta thiene 2

Una cronaca della prima serata di protesta a Thiene, fatta camminando per via Trieste e Corso Garibaldi, in una penombra spettrale e in un silenzio che rimandano il solo rumore dei passi, cadenzati dal respiro non dissimile dall’ansimare dei commercianti del centro di Thiene.

Paola Viero

(Servizio: Lorenzo Bressan – riprese e montaggio Jacopo Baldin)

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