Venerdì 24 ottobre dalle 9 alle 17.30 l’ospedale Alto Vicentino ospiterà il Corso di Medicina della Riproduzione sul tema “Riproduzione Assistita e benessere della donna”. L’Ulss 4, in collaborazione con la SIR (Società Italiana della Riproduzione), propone un nuova opportunità di approfondimento sulla salute femminile, focalizzando l’attenzione sul problema dell’infertilità che è in costante aumento in Italia. Nel corso del Congresso saranno trattate diverse problematiche riguardanti l’infertilità della coppia ed affrontati i diversi temi collegati alla Procreazione Medicalmente Assistita.

 

Direttori del Corso sono Marcello Scollo (nella foto), Primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Alto Vicentino, e Annibale Volpe, ex Direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Al corso partecipano come relatori diversi medici e specialisti provenienti da tutta Italia, oltre a due medici dell’Ulss 4: Maria Luisa Peron, ginecologa responsabile dell’Unità di Procreazione Assistita, e Andrea Serena, ginecologo del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Alto Vicentino. La Segreteria organizzativa e scientifica del corso sono affidate alla Società Italiana della Riproduzione.

 

In un momento in cui molte novità sembrano affacciarsi nel campo della procreazione assistita, il corso si pone l’obiettivo di analizzare le nuove prospettive sia dal punto di vista medico che legislativo e di valutare come garantire un sempre miglior approccio al cammino riproduttivo della coppia. Il problema dell’infertilità è in aumento e le cause sono molteplici sia di ordine medico quali patologie ginecologiche e problematiche che interessano l’apparato riproduttore maschile sia di ordine comportamentale come lo stile di vita, l’obesità, il fumo e l’alcool. A questi si associano fattori sociali quali l’aumento dell’età del matrimonio o della convivenza e dunque una scelta posticipata della maternità che solitamente avviene dopo i 35 anni.

 I dati

Il Centro di Procreazione Assistita dell’Ospedale Alto Vicentino è l’unica realtà pubblica della provincia di Vicenza. Dal 2003 ad oggi sono più di 3000 le coppie che si sono rivolte al Centro e si assiste ad un continuo aumento di richieste. Metà delle coppie provengono da altre Ulss della provincia di Vicenza. Ad oggi, i bambini nati dall’attività del Centro sono ben 400 e tutti nati sani. La maggior parte delle donne che si rivolgono al Centro ha un’età media compresa tra i 35 e i 39 anni Le donne dopo i 40 anni sono pari al 26%. L’uomo ha un’età tra i 35-44 anni.

 

Nel 2013 sono state circa 300 le nuove coppie che si sono rivolte al centro di Procreazione Assistita per coronare il desiderio di avere un figlio. Alcune di queste hanno già avuto la possibilità di vederlo realizzato e altre lo avranno in futuro. Non tutte le coppie che affrontano un ciclo di procreazione assistita portano a termine la procedura a causa delle problematiche dell’infertilità e non tutte ottengono una gravidanza. L’equipe del centro si propone sempre di tener conto della qualità di salute della coppia nel momento in cui affronta la Procreazione Assistita aiutandola con nuove cure che la medicina attuale propone.

 

Nel Centro è possibile procedere alle tecniche di primo livello (inseminazione intrauterina) e di secondo livello (fecondazione in vitro), al congelamento degli ovociti e degli embrioni secondo quanto disposto dalla legge 40 del 19/02/2004 e della sentenza della Corte Costituzionale 151 del maggio 2009. Il Centro offre anche incontri formativi collettivi per spiegare il percorso della procreazione assistita, le tecniche di fecondazione in vitro, gli eventuali problemi che insorgono durante il percorso e i risultati ottenuti.

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