Spesso in ospedale arrivano anziani o extracomunitari che non hanno nemmeno un pigiama, un paio di pantofole, una schiuma da barba. Nemmeno il minimo indispensabile per la degenza in ospedale. Al mondo non hanno nessuno, nemmeno un parente che possa accudirli. E’ stato dopo aver preso atto di questo che l’Ulss 4 Alto Vicentino ha deciso di dare il via al Progetto di Umanizzazione dell’Ospedale Unico che prevede tre importanti iniziative. La prima riguarda il servizio Kit di Emergenza, fornito gratuitamente dall’Associazione Volontari Ospedalieri del Triveneto in collaborazione con la sezione dell’Alto Vicentino. Illustrato da Marilena Bertante, Presidente dell’Avo Triveneto, il servizio – realizzato grazie ad un finanziamento regionale – consiste nella distribuzione di un kit di biancheria personale a chi viene ricoverato in emergenza o a coloro che sono privi di una rete familiare di sostegno o che si trovano in condizione di disagio economico. La finalità è tutelare la dignità dei cittadini ricoverati e di promuovere il rispetto dei malati. Una prima tranche di circa 170 pezzi è già a disposizione delle strutture dell’Ospedale e del Pronto Soccorso.
‘Non è stato facile – ha detto Katia Manea – specie all’inizio. Ma i volontari ce l’hanno messa tutta, dando il loro contributo in corsia e non solo’. Gli ‘angeli’ dell’Avo non hanno mollato mai con il fine di non lasciare mai soli i degenti. Non l’hanno fatto a Natale, nè a Pasqua. Ed il loro lavoro è stato a tutto campo con ben 7493 ore nel 2012, con dedizione, amore nei confronti di chi spesso non ha nessuno e che si ritrova accanto il volontario Avo, che in punta di piedi è pronto a stargli accanto nel momento della malattia e del disagio. Questo è il volontario Avo. E non solo questo. E’ un ‘angelo’ che va costantemente informato, che trascorre ore non solo ad assistere il malato, ma anche a prepararsi per dare il meglio a chi necessita di lui.
La seconda iniziativa riguarda la struttura dell’Area Bimbi, uno spazio ludico con arredi e giochi dedicato ai bambini e ai loro genitori, posta al piano terra, poco distante dal bar e vicino alla cappella. Paola Dal Prà, Direttore Specialistica dell’Ulss 4, ha spiegato come l’area sia di grande utilità per le famiglie che vengono in Ospedale in visita ad un ammalato o ad un familiare e trovano uno spazio in cui i bambini possano trascorrere momenti di svago e gioco. L’area usufruisce di parte degli arredi provenienti da “Viaggio nella Fantasia”, il progetto comune promosso dall’Ulss 4 e dal Mandamento di Thiene dell’Associazione Artigiani – Confartigianato, che nel 2002 aveva trasformato gli ambienti asettici del reparto di Pediatria dell’ex Ospedale Boldrini di Thiene in un vero e proprio percorso ludico e fiabesco. In particolare, nello spazio trovano posto un trenino ed un aereo già molto apprezzati dai bambini. Gli altri arredi sono utilizzati nel Servizio di Neuropsichiatria Infantile del Distretto Socio Sanitario di Thiene, oltre che nella Piccola Oasi sempre del Boldrini e nei Centri Diurni.
Un terzo aspetto del Progetto di Umanizzazione riguarda la Privacy: le porte finestre dei servizi e reparti dell’Ospedale sono state schermate per tutelare la riservatezza dei ricoverati e dei visitatori. Le unità operative schermate finora sono la Dialisi e l’Oncologia e SOAP, che essendo al piano terra erano facilmente visibili dall’esterno.
Presenti i rappresentanti dei Comuni di Thiene, Schio, Malo e Zanè.
di redazione Thiene on line