Chi di spada ferisce, di spada perisce. Della serie: non tirare troppo l’elastico, che ti si rompe in faccia.

Una bacchettata con tono da buon padre di famiglia da parte di Valter Orsi, sindaco di Schio e presidente uscente dell’Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino, che ieri ha risposto all’accusa di ‘mancanza di responsabilità’ e ‘Unione inefficace’ rivolta agli 8 sindaci dal giovanissimo consigliere di Torrebelvicino, Nicolas Lazzari. 

Con piglio deciso, forse un po’ esagerato vista l’età di Lazzari rispetto a quella degli 8 sindaci chiamati in causa, qualche settimana fa, con un’interrogazione, il consigliere aveva chiesto spiegazioni ai primi cittadini dell’Unione Montana (Schio, Santorso, Monte di Malo, Posina, Valli del Pasubio, San Vito di Leguzzano, Torrebelvicino e Piovene Rocchette) sulla loro mancata presenza ad un incontro sulla presentazione del vademecum della Protezione Civile organizzato da Anci. “Visto che il sindaco è l’autorità comunale di Protezione Civile e in caso di calamità assume la dirigenza dei servizi di emergenza nel territorio – aveva sottolineato Lazzari – mi chiedo come mai nessuno di loro abbia partecipato all’incontro del 28 ottobre, né abbia ritenuto opportuno mandare un suo delegato”.

Al consiglio dell’Unione di ieri, non si è fatta attendere la risposta di Orsi, che con un tono a metà tra imagequello di un papà e di un amministratore che detiene la leadership, non ha usato mezzi termini per spiegare a Lazzari che, con il solo fine di ottenere visibilità, questa volta ‘ha fatto la pipì fuori dal vaso’.

“Legittima l’interrogazione – ha esordito Orsi – ma condanno fermamente il metodo”. Al primo cittadino di Schio infatti, così come ai 7 colleghi dell’Unione, non è andata giù che Lazzari si sia rivolto direttamente alla stampa e sui social network, per mettere in risalto l’assenza dei sindaci all’evento facendoli passare per irresponsabili e disinteressati alla sicurezza dei loro cittadini.

“L’incontro proposto da Anci dopo il terremoto in centro Italia – ha spiegato Orsi – era un doppione di un altro incontro tenuto il 20 ottobre del 2015 e organizzato dalla Protezione Civile e dalla Provincia”. Ma non basta, perché Orsi, ha preso la palla al balzo per fare un riassunto di quanto fatto dall’Unione Montana per la Protezione Civile nel corso degli ultimi 2 anni. “Abbiamo già rimborsato alla Protezione Civile il 30% di quanto atteso per l’alluvione del 2010 utilizzando risorse dell’Unione – ha esordito Valter Orsi – Nel 2015 abbiamo aumentato di 13mila euro il contributo alla Protezione Civile, abbiamo acquistato attrezzature, fatto corsi di formazione e istituito un Ufficio Unico per la Protezione Civile. Abbiamo aggiornato i piani di emergenza comunali con tanto di contributi ai comuni e il 15 novembre, a Schio, c’è stato un incontro con il presidente della Provincia in cui è stato illustrato il risultato del coordinamento della Protezione Civile”.
Il sindaco di Schio e presidente dell’Unione, ha poi rincarato la dose: “I piani di Protezione Civile non si improvvisano e noi abbiamo sempre relazionato in maniera specifica tutto l’operato. Abbiamo recuperato 2 moduli abitativi dall’Emilia Romagna, dopo averli prestati in occasione del ‘loro’ terremoto. Li abbiamo portati a imageMontemonaco, in provincia di Ascoli Piceno, dove vengono utilizzati come asilo per bambini. L’Unione non manca di responsabilità, è molto concreta – ha continuato Orsi con tono determinato di chi sa di avere il polso della situazione – Il nostro territorio è il più gettonato in fatto di Protezione Civile e c’è massima collaborazione con le istituzioni anche per occasioni importanti, non solo per le sagre. Siamo apripista, siamo molto più avanti di Anci e abbiamo poco da imparare. Vorrei – ha concluso Orsi con il tono di un papà arrabbiato con il figlio, riferendosi direttamente al consigliere che aveva presentato l’interrogazione – che lei, Lazzari, imparasse da questa situazione. Ha dato dimostrazione di cosa significa fare opposizione invece di amministrazione, ma in questo contesto era completamente fuori luogo”.

Sulla stessa lunghezza anche Armando Cunegato, che dopo essere stato eletto nuovo presidente dell’Unione Montana, ha commentato, sempre riferendosi a Lazzari e all’accusa fatta agli 8 sindaci: “L’Unione non è un ente che prevede amministrazione e opposizione, ma solo collaborazione. Mi auguro che da ora in avanti ci sia un confronto diretto fatto nelle sedi opportune e con lo scopo di chiarire le varie posizioni con il fine di migliorare le funzioni e i servizi dell’Unione e di ognuno dei suoi rappresentanti. Serve maggiore spirito di condivisione e di crescita”.

Anna Bianchini

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