Domenica 12 luglio il Monte Pasubio sarà scalato dai centauri del Moto Club Schio, società organizzatrice del 42° Motoraduno del Pasubio e del 2° ‘Tributo ai primi raduni degli anni Trenta’, le due iniziative che nella mattinata coniugheranno opera di memoria e sport sulla montagna sacra. Due eventi che avverranno separatamente, attraverso percorsi e con storie differenti, ma che alla fine si incontreranno assieme per deporre una corona d’alloro all’Ossario del Pasubio sul Colle Bellavista, in ricordo degli oltre cinquemila caduti che riposano nel Sacello.
Il Raduno è iniziato nei lontani anni ’30 come momento per non dimenticare gli orrori della Grande Guerra, precisamente il 15 agosto 1934, quando circa 600 mezzi si misero in marcia da tutta Italia per confluire alle Porte del Pasubio tramite la strada degli Scarubbi. Il successo più clamoroso in termini numerici però si ebbe nel 1938, quando duemila centauri salirono in vetta passando per la Strada degli Eroi, inaugurata proprio in quell’occasione. Nella seconda metà del ‘900 il Raduno venne riproposto ad anni alterni, per tornare con continuità negli anni Duemila. Questa manifestazione è stata più volte premiata anche a livello italiano per l’alto valore di memoria che conserva, ricevendo per esempio la Gran Coppa d’Argento, donata direttamente dal Presidente della Repubblica, e venendo iscritta nel programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della 1° Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sempre l’Historic Club Schio organizza per domani mattina la 2^ edizione del “Tributo ai primi raduni del Pasubio degli anni ’30 1935-2015”, a ottant’anni dal primo Raduno, e vi parteciperanno una decina di motociclette degli anni 30/40.
Il Mororaduno partirà da Piazza Statuto in direzione Ossario alle 10:45, per poi raggiungere Rifugio Papa. Il ‘2° tributo’ invece ascenderà sempre al ‘Papa’ rientrando per la Strada degli Eroi. Le due comitive si incontreranno al Sacello Ossario per consegnare una corona d’alloro ai caduti.
Federico Pozzer
