Una giornata grigia carica di nuvole e uno scenario surreale hanno fatto da scenario alla cerimonia in ricordo dei Caduti della Grande Guerra che si è tenuta questa mattina all’Ossario del Pasubio, sul Colle Bellavista.
I resti degli oltre 5mila soldati italiani e austriaci che riposano nel monumento sono stati onorati da autorità militari e politiche e da un folto numero di persone che già di primo mattino si sono posti la mano sul cuore per intonare cantando l’inno nazionale.
Alla presenza di Sindaci e rappresentanti comunali dei Comuni dei territori della Grande Guerra e della tante autorità militari presenti è arrivato anche quest’anno l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato Maggiore alla Difesa. Dopo aver reso onore ai giovani soldati caduti nella Grande Guerra, Binelli Mantelli ha sottolineato l’importanza dell’esercito italiano che al momento conta 6mila militari su fronti internazionali. L’ammiraglio ha inoltre voluto puntare un riflettore su tutti i militari che si adoperano senza freni per aiutare gli immigrati che arrivano via mare rischiando la vita propria e di chi fa di tutto per soccorrerli.
‘La storia è fondamentale per capire il presente – ha sottolineato Alberto Neri, Sindaco di Valdagno, Comune che quest’anno presiedeva la cerimonia – Bisogna fare di tutto per salvaguardare la libertà, il rispetto, i valori e le regole, che sono la base della qualità della vita e della società’.
Il ricordo ai Caduti si ripete all’Ossario di Valli del Pasubio ogni anno da 80 anni nell’ultima domenica di Giugno per ricordare la battaglia più violenta combattuta nel monte sacro alla Patria il 2 Luglio 1916.
Domenico Innecco, Generale di Corpo d’Armata e presidente della Fondazione 3 Novembre, ha ricordato che ‘la Guerra del ’15-’18 è stata definita ‘grande’ per tanti motivi. Primi tra tutti perché grande è stato il tributo di morti e di sangue, ma grande è anche il ricordo ossessivo che si tramanda nei cuori delle famiglie e nella storia del territorio. E grande è stata a suo tempo la partecipazione delle potenze mondiali. Le vite di questi ragazzi – ha concluso – hanno il valore che ognuno di noi attribuisce loro. Ricordare questi ragazzi significa dare valore alle loro vite’.
Oggi è stato inoltre approvato il bilancio dell’Associazione 3 Novembre davanti al Presidente Domenico Inecco, ai consiglieri e ai Comuni di Schio, Rovereto, Valdagno Vicenza e Valli del Pasubio. La cerimonia dell’Ossario si ripeterà l’anno prossimo e simbolicamente avrà un valore ancora maggiore dato che nel 2015 ricorre il Centenario della Prima Guerra Mondiale. A tale proposito l’Associazione 3 Novembre ha iniziato mesi fa i lavori di ristrutturazione dell’Ossario. Il lavoro riguarda sia l’esterno del Sacello sia l’interno, dove a causa della forte umidità gli affreschi sono in pericolo. La spesa per i lavori è di 250mila euro che provengono da donazioni di privati e da un bando della Regione che prevede lo stanziamento di 7 milioni e mezzo di euro per il Centenario della Grande Guerra.
A rappresentare il Comune di Thiene alla commemorazione ha sfilato il Consigliere di maggioranza Dino Zerbo.
Anna Bianchini
