Difendere il territorio e dire ‘basta’ alle centrali idroelettriche che lo stanno sfruttando oltre ogni limite sostenibile. E’ lo scopo della manifestazione che si terrà domenica 28 settembre alle 10 in Località Gisbenti, lungo la provinciale 46 di Valli del Pasubio, coordinata dal Comitato Solidarietà con la Natura che a sua volta è pienamente sostenuto dall’amministrazione comunale.
“Ci sono già 12 centrali idroelettriche nel comune di Valli – ha commentato Sara Tessaro, membro del Comitato – e ce ne sono altre 6 in istruttoria che aspettano l’ok dalla Regione. Noi vogliamo che sia fatta chiarezza sull’effettiva validità di nuove centrali nel nostro territorio. Molto spesso – ha continuato – si tratta di pure speculazioni finanziarie e vista la fragilità delle nostre strade e montagne prima di fare qualsiasi intervento dobbiamo verificarne la necessità”.
Il Comitato ci tiene a sottolineare che “Valli del Pasubio non gode di sviluppo industriale, agricolo o turistico tale da farne l’attività principale, ma vanta un ambiente di sicuro rilievo tanto che parte del territorio, che comprende Sengio Alto, Pasubio e Novegno, rientra nei siti di tutela come Natura 2000 e zona Sic”. C’è anche un’altra cosa che Valli del Pasubio ha in quantità: l’acqua, che da sempre è stata sfruttata per produrre energia, tanto che ci sono testimonianze e resti di antichi magli e mulini risalenti al ‘500 e ‘600 e alcuni sono ancora in funzione, come la Segheria alla Venezia, orgoglio dei valligiani. La manifestazione di domenica ha come scopo la salvaguardia degli acquedotti civili e industriali esistenti e vuole far capire agli enti responsabili che bisogna verificare l’effettiva necessità e sostenibilità di nuove centrali idroelettriche nel territorio.
Pieno sostegno alla manifestazione di domenica e al Comitato arriva dall’amministrazione comunale il cui Sindaco, Armando Cunegato, ha commentato: “Le concessioni per nuovi impianti arrivano direttamente dalla Regione spesso senza considerare gli impianti già esistenti nel territorio e il suo sfruttamento. Le richieste e le concessioni spesso by-passano il Comune, che è l’unico ente che ha la conoscenza reale della situazione generale della sua terra. Lo sfruttamento da parte dei privati non considera l’ecosistema, che è già ampiamente spremuto nelle sue capacità di produzione. A Valli – ha concluso – ci sono già 12 centrali ed è ora di dire basta, soprattutto nella zona di Malunga dove, se si continua così, si rischiano di creare danni enormi all’ecosistema”.
La Val Malunga conserva ancora le caratteristiche di acqua pulita e consente la vita a trote autoctone, gamberi di fiume e vari tipi di fauna acquatica che già da sé è tutelata con normativa europea. Il torrente Malunga è al momento utilizzato con 3 acquedotti industriali, una decina di acquedotti civili e 2 centraline. “Da questi continui insulti al territorio e all’ambiente per puri interessi economici arriva la forza per la manifestazione di domenica prossima – ha spiegato il Comitato Solidarietà con la Natura – perché vogliamo che questo sfruttamento del territorio sia attentamente valutato, che siano considerate tutte le condizioni a favore ma anche quelle contrarie, che sia data voce ai residenti, che in nome dell’”ecologia” non venga distrutto l’ambiente. Il maggior numero di persone, associazioni e istituzioni devono prendere coscienza che il territorio non va solo depauperato. In luoghi come Valli del Pasubio, per le nuove generazioni, forse lo sviluppo turistico legato ad un ambiente ancora integro poò essere di stimolo per non andarsene”.
Il Comitato Solidarietà con la Natura e l’amministrazione comunale non saranno soli in questa ‘battaglia’ e godranno dell’appoggio di: Coordinamento acqua bene comune di Vicenza, associazione Pescatori di valli del Pasubio, Cai Schio, Lega Ambiente, Alpini Valli del Pasubio, Fipsas Vicenza, Aps Schio, Alpsa Schio, Federcaccia Valli del Pasubio, Associazione Emigranti Valli del Pasubio, Unione Mosca Club Norda, Pesca Sportiva Laghetto Malunga e Bacino Astico-Leogra.
Al termine della manifestazione e prima di un momento di relax a base di musica, buffet e caffè sarà possibile visitare la ‘Via dell’acqua’, la ‘Segheria alla Veneziana’ e la Pesca Sportiva Laghetto Malunga lungo il torrente, per conoscere così alcuni esempi di sfruttamento storico dell’acqua.
Anna Bianchini
