La discarica Vianelle non accenna a far tacere i cori che esprimono malcontento e timore di disastro ambientale. Il Movimento Salvaguardia Ambiente aveva colto l’occasione delle elezioni per dare una scossa al mondo politico locale chiedendo quale fosse la posizione dei vari candidati e partiti in merito alla decisione della Provincia di ampliare la tipologia di rifiuti della discarica posta al confine tra Thiene e Marano.

 

La serata organizzata a Marano Vicentino a tema ‘Politica rispondi: quale futuro per il nostro territorio?’ ha infatti portato l’argomento in Regione grazie ad una mozione presentata dal Consigliere Regionale Idv Antonino Pipitone e sottoscritta anche dai suoi colleghi Stefano Fracasso, Gennaro Marotta, Pietrangelo Pettenò, Laura Puppato e Giuseppe Berlato Sella’.

‘Il rischio per la falda acquifera e per la salute dei cittadini e del territorio permane – sottolinea Pipitone – scaricare 3 milioni di metri cubi di prodotti potenzialmente velenosi a pochi metri dalla riserva d’acqua che alimenta gli acquedotti di mezzo Veneto è un progetto assurdo’.

Il rischio evidenziato da coloro che si schierano contro la ‘nuova discarica Vianelle’ è di rischio ambientale, visto che il limite inferiore della discarica è a soli sessanta metri dalla falda acquifera a cui attinge l’impianto idrico di Novoledo che alimenta gli acquedotti di Padova, Vicenza e di una ventina di comuni delle due province.

‘Sulla questione – sottolinea Pipitone – mi ero già attivato con un’interrogazione in Regione nel luglio 2012. La risposta ufficiale dell’Assessore Conte mi aveva però lasciato perplesso. Si limitava a dire che la discarica era stata autorizzata dalla Provincia di Vicenza e che l’Arpav aveva effettuato dei monitoraggi sui pozzi a monte e a valle della discarica senza trovare nessuna contaminazione. Ci dicono – conclude il medico dell’Idv – che la falda è salubre, ma il rischio rimane. Per questo ho rilanciato il sasso nello stagno con questa mozione che verrà discussa e votata nell’aula di Consiglio Regionale’.

Pipitone in sostanza chiede che il Consiglio impegni la Giunta Regionale ad acquisire elementi di valutazione sul piano idrogeologico per evitare la messa in pericolo di una falda che dà da bere ad oltre 700 mila persone.

‘La Regione si impegni al fine di evitare un altro scempio ambientale – recita la mozione che fa riferimento anche al rischio sismico della Pedemontana in fase di costruzione – Rilevato che la Pedemontana vicentina risulta a rischio sismico 3, alla luce degli accadimenti del maggio 2012 in Emilia Romagna si deduce che la classificazione non è certo adatta a preservare la falda acquifera in caso di disastro da sversamento di liquidi inquinanti. Se la falda venisse inquinata da percolato e/o biogas, verrebbe messa in pericolo non solo la qualità dell’acqua ma la salute pubblica di tutta la zona limitrofa’.

A.Bia.

 

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