L’ennesimo talent show sulla scia di Italia’s got talent ha regalato un’altra bella soddisfazione ad un gruppo di 5 giovanissimi artisti di Zugliano, gli Strange Mind, che si sono esibiti , sabato durante la terza puntata di Tu sì que vales, trasmissione in prima serata su Canale 5 condotta da Belen Rodriguez, che va a caccia di artisti.

 

La rock band, nata sui banchi di scuola, ha cantando il fresco inedito ‘Ethnic song’ ed ha passato il turno con largo consenso della giuria popolare, questa settimana guidata da Mara Venier, che ha votato “tu sì que vales” (corrispondente al “per me è sì” del più popolare X-Factor) col 71% dei voti dei 30 giudici.

 

 

I 5 ragazzi, il cui talento era chiaramente genuino tra le colorate esibizioni in stile Corrida di addestratori di cani e sosia di Celentano, si sono guadagnati il giudizio positivo di Jerry Scotti che ha sentenziato: ‘Vale la pena ascoltarli un’altra volta’. Maria De Filippi, anche se un poco dubbiosa, dà alla fine un giudizio positivo: “Manca ancora qualcosa, ma avete sedici anni…”

 

La cantante frontgirl Giorgia Bassan, Giovanni Crestani e Giovanni Caruso alla chitarra, Francesca Crestani alla batteria e Yuri Guglielmi al basso si sono aggiudicati solo un no del terzo giudice, Rudy Zerby, ma affibbiato in modo scherzoso e inusuale (visto che passavano il turno comunque con due giudizi positivi su tre e il voto positivo della giuria popolare): ‘C’è chi ha detto di no ai Beatles!’

 

I ‘magnifici 5’, non a caso, sono tutti allievi dell’Istituto Musicale Veneto da almeno 4-5 anni, ed hanno seguito corsi preparatori di teoria e pratica musicale con docenti rinomati, tra i quali in particolare Chiara Santagiuliana (che ha seguito Giorgia), Arrigo Martelli, Alberto Spadarotto, Graziano Colella, Maurizio Filippi, Federico Malaman e Lorenzo Guarda. La biondissima cantante ha anche partecipato al noto festival ImakeMusik 2014.

 

Rivedremo in tv gli Strange Mind tra un mese circa ma loro promettono dalla pagina facebook grandi novità, ed invitano tutti: ‘State connessi!’

Marta Boriero

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