Da Breganze una piccola, ma grande, goccia di solidarietà al tempo del Covid-19. Dona un sanificatore da installare nell’ambulanza che trasporta i pazienti che devono lasciare liberi i posti letto dell’ospedale di Santorso, chiamato al ruolo di Covid-Hospital. Dalle mani del 38enne Davide Azzolin a quelle di Mario Palano, presidente dell’82emo nucleo volontari dell’associazione nazionale Carabinieri Asiago Sette Comuni.

Titolare del negozio Iriparo di Breganze, assieme al suo staff, Davide ha deciso di fare qualcosa nell’emergenza che il Coronavirus ha gettato migliaia di persone. Tutto è partito da una telefonata di Mario Palano, “volevo solo chiedere a Davide qualche informazione sul dispositivo, sapendo che lui li usa nel suo negozio e sul dove potevo acquistarlo”. Una domanda semplice che ha visto recapitare in altopiano il dispositivo nel giro di pochi giorni. “E’ stato un fulmine a ciel sereno- racconta ancora Palano- La mia intenzione era di acquistarlo, invece Davide ce lo ha regalato”.

“Quando Palano mi ha chiamato mi sono attivato – spiega Davide- Chiedendomi dove poteva trovare il jonix cube, un dispositivo che sfrutta una tecnologia avanzata chiamata a plasma freddo per eliminare batteri, muffe, virus, inquinanti e odori per la loro ambulanza. Ho sentito la casa madre di Padova che li produce e fino a maggio non se ne trovano più. Col mio staff abbiamo quindi deciso di donare uno dei nostri, permettendo di sanificare le ambulanze durante il trasporto, aumentando soprattutto la sicurezza degli operatori volontari che ci lavorano”.

Il via vai di ambulanze, da e per l’ospedale di Santorso, che segna il cambio di passo della struttura. Chiamata dalla Regione Veneto ad assumere il ruolo di Covid-Hospital per il vicentino, con reparti e pazienti trasferiti. Una sorta di ‘svuota ospedale’ per garantire il massimo dei posti letto alle persone che risultano positive al Covid-19. A quelle con esito negativo, ma degenti nella struttura, la necessità di trasferirle in altri ospedali. “Sono stato contattato dall’Ulss7 Pedemontana per sapere della disponibilità della nostra ambulanza- racconta ancora Palano- Disponibilità data fin da subito. Il nostro gruppo esiste dal 1925, ad oggi siamo una trentina di volontari sull’altopiano”.  L’82emo nucleo volontari dell’Anc non si tira indietro quando si deve dare una mano. Non si batte ciglio, specie quando la richiesta di aiuto arriva nel corso di un’emergenza. Persone che si adoperano per gli altri, ma alle quali va garantita una sicurezza a livello sanitario. Specie per chi sale e scendo dalle ambulanze. “Con questo dispositivo si possono proteggere dalle contaminazioni microbiche aereo trasportate- racconta ancora Davide- Facilmente trasportabile, può essere velocemente utilizzato ad ogni viaggio. So che i pazienti sono in buone mani, sia del personale medico che dei volontari. Mi sono preoccupato per questi ultimi e ho deciso di fare qualcosa per loro.

Dalla prima telefonata all’installazione del sanificatore nell’ambulanza sono passate solo 24 ore. “Non ci ho pensato un attimo a farlo”, conclude Davide. Dal 38enne di Breganze l’ennesimo esempio di solidarietà veneta, fatta di mano tesa ad aiutare chi, in questo periodo, sta mettendo a disposizione il proprio di tempo per gli altri. “Ora partiamo col trasferimento dei pazienti ma, specie in questo periodo particolare -conclude Palano- Garantiamo anche la consegna dei farmaci a chi ricoverato a casa nell’altopiano”.

Paola Viero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia