E’ diventato un caso nazionale quello della cantante veneta Marisa Sacchetto, 66 anni di Piove di Sacco, che con la sua voce guadagnò notorietà  nel panorama artistico italiano, devastata dalla chemioterapia, quando il tumore non ce l’aveva. Proprio così,  dopo la diagnosi di neoplasia del 2015,  nel  2017 la certezza di non avere il cancro. Chi le restituirà l’inferno vissuto per due anni?

Nel frattempo, l’artista, che ha fatto anche la modella e l’attrice per grandi registi,  si era sottoposta alle cure per combattere quel male inesistente. E si sa, non è affatto facile: non solo il trauma di una diagnosi spietata come il cancro che a a volte non lascia scampo, ma l’accettazione, il percorso psicologico per affrontare la battaglia che mette in gioco la vita. Tutto cambia e come ha raccontato la cantante veneta, subentra la depressione. Quindi il calvario della  chemio per  scoprire di non avere un cancro. Qualcosa di inaccettabile, di incommentabile e che secondo l’artista, non deve accadere mai più perchè il sollievo di non avere ‘la bestia nera’ del cancro non le farà mai dimenticare l’inferno subito. Non si può sbagliare diagnosi così, passando dal verdetto che ti viene messo nero su bianco e che sei così stordito che fai fatica a leggere, all’accettazione che quella sentenza che ti riguardi. E ancora, una biopsia ed una chemioterapia che fa paura per quello che procura. I malati di cancro raccontano di avere avuto più paura degli effetti devastanti di questa terapia che per il tumore stesso. Pensare che Marisa Sacchetto l’ha dovuta fare senza averne bisogno lascia senza parole. Chi sono stati i medici che l’hanno avuta in cura? Come hanno potuto sbagliare così eclatantemente?

Il pm che ha avuto il fascicolo d’inchiesta aperto dalla magistratura dopo che la cantante si è rivolta ad un avvocato per chiedere giustizia e presentare denuncia ha avanzato le ipotesi di reato di lesioni da colpa professionale, sia penale che civile. Al momento non ci sono indagati, ma è chiaro che verranno passate al setaccio le cartelle cliniche dell’ospedale di Piove di Sacco.  È stata fatta una denuncia sia penale che civile all’Usl 6 con una ingente richiesta di danni. Sulla base della Ctu il pm deciderà se indagare qualche professionista.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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