Anche il Comune di Thiene ha dovuto adattarsi ai drastici cambiamenti introdotti in queste settimane a seguito dei vari Decreti emessi per il contenimento dell’epidemia.

Necessità di continuare ad assicurare i servizi ai cittadini e tutela della salute, sia dei lavoratori comunali che degli utenti, sono state infatti le due esigenze che l’Amministrazione Comunale, coadiuvata dai Dirigenti comunali, ha dovuto contemperare.

Già il 12 marzo scorso erano state individuate le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e quelle indifferibili, sia con riferimento all’utenza interna che a quella esterna; in particolare, erano stati precisati i servizi, per ognuno dei quali veniva assicurata la presenza fisica in Municipio di almeno un dipendente, disponendo forme di rotazione dei dipendenti stessi. Le funzioni interessate erano quelle del raccoglimento delle registrazioni di nascita e di morte e rilascio di documenti, autorizzazioni e certificazioni indifferibili, dei servizi cimiteriali (trasporto, ricevimento ed inumazione delle salme e concessioni cimiteriali indifferibili), pronto intervento e di assistenza sociale, anche domiciliare a persone non autosufficienti e minori affidati, servizi attinenti alla rete stradale, protezione civile e attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza. Per altri 80 dipendenti, amministrativi, tecnici e contabili, divenuti nel frattempo ad oggi 100, il Comune ha attuato la modalità di lavoro agile detta “smart working”, caldamente raccomandata dalle direttive del Governo.

«La macchina comunale – commenta con soddisfazione il Sindaco Giovanni Casarotto – è riuscita ad affrontare con tempestività e professionalità l’emergenza, adattandosi con grande flessibilità al cambiamento richiesto. Credo giusto esprimere un apprezzamento a dirigenti e lavoratori per la disponibilità e collaborazione di cui hanno dato prova».

«Lo smart working – spiega Alberto Samperi, Assessore al Personale – è una modalità di lavoro che in alcune realtà è già ampiamente collaudata e che pone le basi sul senso di responsabilità del dipendente che, a fronte del raggiungimento degli obiettivi individuati dal datore di lavoro, può avvalersi di una certa libertà di scelta per quanto riguarda spazi e tempi necessari a raggiungerli. Detto questo, è da aggiungere che al dipendente in smart working è stato chiesto, per la maggior parte dei casi, di mettere a disposizione strumenti informatici di proprietà e le reti di connessione proprie. In ogni caso è da rilevare come la infrastruttura informatica del Comune, tecnologicamente già molto avanzata e sviluppata, ha reso possibile avviare in pochissimi giorni ben 100 postazioni in smart working».

«Ad oggi – precisa, infatti, Giampi Michelusi, Assessore all’Innovazione Tecnologica – il Comune di Thiene, più volte vincitore del Premio Innovazione allo SMAU di Milano e Padova, può contare sulla virtualizzazione di oltre 100 postazioni attive e sull’utilizzo dei principali applicativi in uso agli uffici su un’unica suite Sicraweb. In altre parole la possibilità di lavorare da casa per i dipendenti comunali è stata data dal fatto che il Comune ha la quasi totalità delle singole postazioni di lavoro informatiche già virtualizzate: ciò significa che il dipendente può accedere e condividere i dati da qualsiasi postazione abilitata. Ringrazio Pasubio Tecnologia per l’alta professionalità con cui ci supporta e ci affianca».

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