“I Medici di Medicina Generale stanno dando un contributo prezioso di disponibilità e professionalità nella gestione di questi difficili giorni del coronavirus. Li ringrazio tutti, uno per uno”.

Con queste parole, il Presidente della Regione, che anche oggi sta seguendo l’andamento della situazione coronavirus dalla centrale operativa della Protezione Civile a Marghera, si rivolge ai medici di medicina generale del Veneto, ringraziandoli “per la collaborazione continua con le autorità sanitarie regionali e per la disponibilità verso i loro pazienti”.

“Con il grande lavoro di triage telefonico, con la nuova organizzazione che si sono dati per evitare al massimo l’accesso dei pazienti agli studi garantendo comunque loro assistenza sanitaria, rapporto umano, ricettazione, visite a domicilio laddove possibile, gli mmg stanno dando un contributo sostanziale a uno dei grandi obiettivi di questo momento, come quello di evitare l’intasamento dei Pronto Soccorso e il rischio di diffusione del virus nelle sale d’attesa dei loro studi”.

“Il triage telefonico e la ricettazione elettronica, grazie alla quale non è più necessario recarsi dal medico per ritirare le prescrizioni, e chi è impossibilitato ad andare in farmacia di persona può mandare un parente o un conoscente a ritirare le medicine – fa notare il Presidente del Veneto – sono resi possibili da quella che, oggi più che mai, si è rivelata un’intuizione lungimirante: l’informatizzazione e la dematerializzazione della ricetta. Sono tre anni che, in collaborazione con i medici di medicina generale, abbiamo attivato questo servizio innovativo, utile comunque, ma oggi prezioso anche in un caso di vera emergenza come il coronavirus”.

Prima dimissione da isolamento

L’Azienda Ospedaliera di Padova ha provveduto alla prima dimissione protetta di una paziente, ricoverata dopo che è stata riscontrata positiva al Coronavirus. La signora è stata accolta dalla struttura sanitaria il 23 febbraio con link epidemiologico “contatto presso locale pubblico – Comune di Vò”. La diagnosi certificata dai sanitari è: “Infezione da Sars – CoV-2, verosimilmente pregressa, asintomatica”.

La paziente aveva presentato una sola puntata febbrile il 18 febbraio scorso ed era risultata positiva al tampone, effettuato il 22 successivo.

Poiché durante il ricovero la signora è stata asintomatica e vive in abitazione singola, sono già stati attivati i servizi territoriali competenti per l’attivazione dell’isolamento domiciliare fiduciario di 14 giorni con inizio considerato dal 22 febbraio.

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