Il porno in Italia va forte, siamo il nono paese al mondo che genera più traffico su Pornhub, il più popolare sito pornografico mondiale che registra una media di 81 milioni di visite al giorno. Nel 2017 nel nostro Paese c’è stato anche un incremento del 22% sul numero di donne che usufruiscono di materiale porno.Tra queste c’è una ragazza che si sta facendo valere, che sta sudando con sacrificio e voglia di emergere per affermarsi in un campo che un tempo era riservato solo agli uomini e alle donne straniere.

ValenTina, 26enne scledense che recentemente è saltata agli onori della cronaca per essere entrata con sua sorella all’Accademia del porno di Rocco Siffredi a Budapest.
Come funziona il porno? Com’è la vita degli attori?
Entrare all’Accademia di Rocco per me è stato un sogno. Iniziare con un professionista del suo calibro mi ha davvero aiutata tanto. È una persona splendida, molto disponibile e gentile. Dietro un film ci sono ore di riprese, a volte giriamo la stessa scena anche 3-4 volte finché non è perfetta. Abbiamo un sacco di persone intorno, cameramen, fotografi, registi.
L’ambiente è pulitissimo e prima di girare un film tutti gli attori si fanno le analisi complete perché la salute è la cosa più importante. C’è grande rispetto tra noi attori, sul set non avviene nulla contro la nostra volontà, anzi se ci sentiamo a disagio possiamo fermarci o non fare determinate scene.”
Insomma,quando noi vediamo il video porno di venti minuti in realtà dietro c’è un lavoro certosino, molto più complesso, lungo e faticoso di quanto si possa immaginare.
E la vita privata di un attore invece com’è?
Quando ho iniziato avevo un po’ di timore, le nostre sono realtà piccole e in Italia c’è ancora molto pregiudizio verso questa professione, invece sono rimasta favorevolmente colpita. Tutte le persone che mi conoscono mi hanno sostenuta, la famiglia mi ha lasciata libera di fare le mie scelte e non c’è stato nessun episodio spiacevole che mi riguardasse. Ho una vita assolutamente normale, esco con gli amici, vado in palestra, ho un fidanzato che accetta senza problemi la mia scelta lavorativa. Da questo punto di vista mi ritengo molto fortunata. Prima facevo la parrucchiera, ero e sono una ragazza normalissima come tante altre. Semplicemente voglio fare carriera nel mondo del porno, è un lavoro che mi piace e soprattutto mi piace la professionalità che vi si trova a dispetto delle apparenze. Il mio fidanzato non si è mai vergognato di quello che faccio, fra noi c’è tanta fiducia e tanto dialogo. È successo che qualcuno gli dicesse di lasciarmi per il mio lavoro ma lui ha sempre risposto a tono perché sa perfettamente che sono una persona trasparente e non sono tradimenti ma circostanze lavorative. Io in realtà sono anche tradizionalista su certe cose, adesso è ancora presto ma chissà un giorno mi piacerebbe avere famiglia, sposarmi, avere figli.”
Insomma, nessuna femme fatale mangiatrice di uomini ma una ragazza semplice, che si veste in jeans e converse, poco trucco e acqua e sapone?
Nell’immaginario collettivo i porno attori vengono visti come individui che del lavoro ne fanno una vita, invece tengono ben separati set e quotidianità. Finito di girare dismettono i panni di conturbanti ammaliatori e ritornano ad essere persone come tutti noi.
Chi guarda i nostri film vuole credere che sia tutto vero, che noi siamo il personaggio che interpretiamo. Fa parte del gioco, del divertimento. Quindi l’idea che la gente ha di noi è che restiamo porno attori anche nella vita di tutti i giorni, in realtà invece è molto diverso. Mi piacerebbe molto che Rocco nella sua accademia facesse una sezione femminile, per formare le ragazze e insegnargli i trucchi del mestiere. Io e mia sorella siamo arrivate lì in veste di attrici, non di allieve.”
Un fenomeno, quello del porno, che non si può sottovalutare.. …
Ormai è facilmente reperibile grazie a internet e i siti dedicati sono centinaia, ci sono film per tutti i gusti, per tutte le fasce d’età e per tutti gli orientamenti sessuali.
Uomini e anche moltissime donne ricorrono alla pornografia frequentemente e vi è anche un condotto secondario fatto di sex toys e spettacoli che sta emergendo sempre di più.
Se una volta si andava in edicola e si nascondeva la rivista porno dentro il quotidiano adesso guardare i film è diventato un fenomeno popolare di cui non ci si vergogna più.
La società si evolve e con essa la libertà sessuale e le sue espressioni artistiche e non.
Annina Botta
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