Centinaia di primi e secondi piatti, con contorni, dolci e casse di frutta, 100 uova di cioccolato per i più piccoli e altrettante colombe pasquali e chili e chili di cioccolatini. Ma anche materiale per cartoleria, un materasso, una cameretta, una bicicletta, personal computer e stampante. E poi lezioni di guida, mascherine, forniture di caffè, pane. Sono imponenti i numeri della solidarietà che si è registrata a Thiene in tempo di coronavirus, con la società che si è messa a disposizione perdare una mano a chi si è trovato in difficoltà.

Ai 130mila euro in buoni pasto messi a disposizione dal governo, si sono affiancati 17mila euro in donazioni e altri 2.500 euro, sempre in buoni spesa, donati da associazioni cittadine.

I numeri della solidarietà a Thiene attestano al riguardo la donazione di 40 pranzi con galletti e contorni, 140 pizze, 40 primi piatti a base di pesce, 90 porzioni di pasticcio, 90 secondi piatti con contorni, 340 porzioni di primi piatti e formaggi, 20 pranzi surgelati, 40 confezioni di specialità gastronomiche, 480 chili di pane e vari panificati, 100 uova di cioccolato, altrettante colombe di Pasqua e quasi 17 chili di cioccolatini, diverse cassette di verdura fresca, un centinaio di borse spesa e poi, ancora forniture di caffè e di mascherine. Anche materiale di cancelleria per bambini, un materasso, una cameretta, una bicicletta, un pc e una stampante, nonché lezioni di scuola guida per permettere il conseguimento della patente, sono stati oggetto di donazioni da parte di cittadini e agenzie di servizi. Tutto quanto raccolto è stato consegnato da personale comunale e da volontari in un’attività continua, che si è protratta dal lunedì alla domenica compresa, e che ha fatto segnare, ad oggi, la bellezza di oltre 2.800 chilometri percorsi dalle auto comunali e da mezzi privati e 2.400 ore profuse da circa una ventina di volontari, tra liberi cittadini e appartenenti alla Protezione Civile comunale.

Nelle giornate più delicate infatti, associazioni, negozi, pizzerie, ristoranti, aziende e cittadini si sono prodigati per non far venire meno un aiuto a chi rischiava di rimanere indietro, vivendo situazioni ancora più drammatiche a causa della mancanza di lavoro e delle sopravvenute ristrettezze economiche.

“Sotto la regia costante del Comune abbiamo coordinato quanto veniva offerto con generosità per sostenere le nuove situazioni di bisogno che la pandemia ha fatto emergere – ha evidenziato Anna Maria Savio, assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia – Se, infatti, per le fasce più deboli erano già previste le misure ordinarie di assistenza sociale, per tutta una serie di realtà familiari e personali si è dovuto operare immediatamente, mettendo insieme una rete inedita di solidarietà che ha affiancato l’azione degli operatori comunali. Alle famiglie in stato di necessità sono stati consegnati 130mila euro governativi sotto forma di 6.500 buoni spesa e altri 2.500 euro, sempre in buoni spesa, donati da associazioni cittadine. A questi si sono aggiunti donazioni liberali di ditte e cittadini per oltre 17mila euro che continueranno a dare sostegno e a supportare chi versa ancora in difficoltà. Importante è stata anche la generosità a Thiene che si è riversata in Comune da esercenti e ristoratori. Nei momenti in cui la città era deserta e tanta era la preoccupazione generale, di questa esperienza così forte e profonda resta in tutti noi, che ci siamo fatti parte attiva, la consapevolezza che accanto ai beni materiali di pari importanza siano stati la vicinanza e il contatto di uno sguardo amico, di un sorriso benchè celato dalla mascherina. Beni di inestimabile valore che, in quei momenti, ci hanno umanamente arricchiti”.

“A partire dal 18 maggio, con la sospensione della fase operativa più strettamente correlata all’emergenza, anche la macchina di solidarietà avviata con il coordinamento di Comune e Protezione Civile si è rallentata – ha commentato il sindaco, Giovanni Casarotto – Questo non vuol dire che tutto è automaticamente tornato come era prima dell’emergenza da Coronavirus. Ci sarà, ora, da ripartire anche dal punto di vista economico e del lavoro, e non sarà certamente facile. L’Amministrazione Comunale c’è, e continua a lavorare per sostenere sia i cittadini e le imprese che le varie altre realtà ferite dall’emergenza. Tutto questo, in un percorso da costruire insieme e che coinvolge tutti. Desidero esprimere il ringraziamento dell’amministrazione comunale a quanti si sono messi in gioco – ha concluso il primo cittadino – portando agli altri il raggio di luce di un sorriso e di un aiuto concreto e, con ammirevole altruismo, hanno rivolto l’attenzione a chi, in quei momenti, ne aveva più bisogno”.

di Redazione Altovicentinonline

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