Ha fatto i complimenti ai veneti, dove i numeri parlano chiaro sull’adesione ad una delle campagne vaccinali più imponenti che la storia ricordi: quasi l’82% della popolazione, che da oggi partirà con la terza dose.
Il generale Francesco Figliuolo è arrivato questa mattina, come da programma, ed ha parlato di quella terza somministrazione del siero anti covid prevista per immunocompromessi, i più fragili, quelli in attesa di trapianto, chemioterapici e dializzati.
“Si tratta di tutte quelle persone il cui sistema immunitario è compromesso – ha detto Figliuolo – Ma nei prossimi giorni ci sarà anche il via per i sanitari, lavoratori delle Rsa e tutti i fragili”.
L’appello a chi non si è ancora vaccinato
Un appello dal tono di padre di famiglia, nonostante l’autorevolezza dei gradi e della divisa mimetica: “So che c’è una parte della popolazione che non vuole vaccinarsi e non voglio obbligare nessuno, ma vorrei invitare questa gente ad andare a trovare qualcuno che il covid lo ha avuto, che no è morto e per fortuna è in grado di raccontare la sua esperienza – ha detto il generale durante la breve conferenza stampa a Villorba –. Credetemi, molti pazienti ce l’hanno fatta, ma gli strascichi che lascia il covid possono essere anche molto gravi e ci sono persone giovani che fanno ancora fatica a salire le scale e a respirare, nonostante siano guarite da diversi mesi. Io non voglio convincere nessuno, il mio è soltanto un invito al confronto con chi è passato dal dramma”.
Zaia: ‘Dobbiamo ringraziare chi si è vaccinato’
“Noi oggi siamo in una situazione di assoluta gestione del virus. La variante delta è ubiquitaria con il 100% delle sequenziaioni e non ha fatto i danni che ci aveva fatto presagire, non abbiamo riempito gli ospedali . Se abbiamo questa situazione lo dobbiamo ai veneti che si sono vaccinati”. Ha dichiarato un fiero presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi alla cerimonia per l’avvio della somministrazione della terza dose a Villorba. Oggi iniziamo con la somministrazione delle terze dosi, in Veneto abbiamo circa 160.000 fragili e possiamo arrivare a somministrare 50.000 dosi al giorno”.
di Redazione AltovicentinOnline