“In tutta la Regione tra dieci anni mancheranno medici di famiglia e ospedalieri, stando ai dati diffusi dalla Federazione dei medici di medicina generale: di fronte al gran numero di pensionamenti, infatti, non ci saranno sufficienti giovani medici messi a disposizione ogni anno dalla Scuola regionale di formazione in medicina generale. Ecco perché abbiamo approvato un Ordine del giorno per invitare la Giunta regionale ad attivarsi, in collaborazione con il ministero della Salute e le Aziende sanitarie, per avviare ogni iniziativa finalizzata all’innalzamento dell’età pensionistica, per quei medici del Servizio sanitario nazionale che lo vorranno, per poter così garantire la tenuta dei servizi sanitari a fronte del permanere della carenza di medici da inserire sia negli ospedali, sia negli ambulatori». Così Sonia Brescacin, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, spiega l’ordine del giorno da lei presentato durante l’odierna seduta del Consiglio regionale del Veneto e approvato con 28 voti a favore, 5 contrari e 4 astenuti .”Con una soluzione simile – continua Brescacin – si potrà valorizzare l’esperienza e la competenza di quei bravi professionisti che, a 65 anni, in buona salute e con un bagaglio di competenza ed esperienza acquisita nel corso di una lunga carriera, possono ancora offrire molto al Sistema sanitario nazionale che, altrimenti, si troverà in uno stato di grave difficoltà».

‘C’è un’emergenza che va fronteggiata

“L’emergenza c’è, su questo non c’è dubbio. E allora abbiamo pensato che l’idea del nostro Presidente Zaia meriti un concreto sostegno e un approfondimento: perché il Governo non valuta la possibilità di allungare l’età pensionabile dei medici che volessero proseguire la loro attività professionale?”. Con queste parole il Capogruppo di Zaia Presidente Silvia Rizzotto e il Presidente della Quinta Commissione, Fabrizio Boron, hanno proposto una risoluzione al Consiglio regionale del Veneto dove si invita la Giunta Regionale “ad attivarsi presso il Ministro competente al fine di valutare la possibilità e comunque nel rispetto dei vincoli di bilancio, in via emergenziale ed esclusivamente allo scopo di rispondere alla grave carenza attuale, ad adottare ogni azione legislativa utile finalizzata a prorogare l’età pensionabile dei medici che, su base volontaria, intendano prorogare, per un periodo limitato, la propria attività professionale presso le strutture del Servizio Sanitario, con particolare priorità alle professionalità dove maggiori sono le criticità nel recuperare nuovi medici”.

“L’idea è tanto semplice, quanto, crediamo, efficace: chi volesse continuare la propria attività professionale in corsia, potrebbe continuare a farlo, anche oltre l’età pensionabile. Si tratta di una proposta temporanea ed emergenziale dovuta all’attuale situazione degli organici medici, in pesante difficoltà a causa di un programmazione completamente errata. Un domani, con l’Autonomia, queste problematiche saranno superate perché immaginiamo che sarà la Regione a pianificare il proprio fabbisogno. Ma per l’oggi, questa potrebbe essere davvero una proposta da valutare con estrema attenzione” chiudono Boron e Rizzotto.

 

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