Tariffe dell’acqua in aumento dopo i 2 anni di blocco dal 2016 e promessa di non incrementarle troppo, a meno che il piano di investimenti delineato da qui al 2026 non subisca modifiche. Ma anche fognature nella frazione di Staro (Valli del Pasubio) e trasferimento della sede centrale da Thiene a Dueville.

Pochi dati certi emergono dalle spiegazioni tecniche della fusione tra Avs e Acque Vicentine, che dall’inizio del prossimo anno si uniranno un matrimonio sancendo la nascita di ViAcqua, la nuova, grande, partecipata dell’acqua. E tra i dati che non piacciono, proprio l’annuncio, anche se molto velato e smorzato da molti “ma, forse, in caso, vedremo” dell’aumento delle tariffe.

Un matrimonio che sta facendo discutere e che alcuni comparano a quello tra un magnate (Avs) e una Cenerentola (Acque Vicentine), ma che a furor di approvazioni nei vari consigli comunali (Posina e Pedemonte escluse), sta per essere celebrato.

Ieri sera è toccato al comune di Cogollo del Cengio manifestare il suo benestare, pur con 2 contrari e un astenuto, e mercoledì anche Schio ha dato il suo ‘ok’ in commissione consigliare affari generali, anche se Marco Vantin, leader del Movimento 5 Stelle, ha manifestato con forza la sua contrarietĂ  al metodo con il quale le fusione è stata imposta.

“In realtĂ  non c’è stata una vera discussione – ha spiegato Vantin – Ăˆ stata votata a scatola chiusa e mi chiedo quanti dei consiglieri abbiamo davvero capito che cosa hanno votato. Io non contesto la fusione in sĂ©, ma il metodo, in quanto il 4 ottobre c’è stata l’unica discussione, vera, ma non è stato fatto nessun percorso condiviso”.

Secondo Giovanni Cattelan (presidente Avs) e Angelo Guzzo (Acque Vicentine), non ci si deve Giovanni Cattelansoffermare sulle tariffe, ma si deve valutare la fusione come una grande opportunitĂ  è una sorta di ‘messa in sicurezza’ per le partecipate dell’acqua, grazie alla possibilitĂ  di chiedere la proroga alla concessione che scadrĂ  nel 2026. Proroga che non è certa, secondo chi contesta la fusione, in quanto ViAcqua sembra non avere in ogni caso i parametri fondamentali per richiederla.

Non è passata inosservata nemmeno la contestazione di Vantin in merito allo spostamento nel veronese del laboratorio di analisi di Avs, avvenuto pochi mesi fa. Stessa lamentela era stata fatta la settimana scorsa dalla grillina thienese Alessia Gamba, che aveva evidenziato l’inopportunita di un simile intervento a pochi mesi dalla fusione delle 2 societĂ  e del trasferimento della sede a Dueville.

Critica rigettata da chi la fusione l’ha voluta e la promuove, supportandone la necessitĂ  come un dovere nei confronti delle richieste del governo centrale che chiede la riduzione delle societĂ  partecipate per “spendere meno”.

A fare felice il comune di Valli del Pasubio, l’investimento di un milione e mezzo di euro per portare le fognature a Staro. “Porteremo le fognature a Staro – ha spiegato Giovanni Cattelan – Sistemeremo i reflui, dove al momento ci sono Acque reflue sparse e questo andrĂ  anche a favore della valle. Inoltre, metteremo a posto anche tutto quello che riguarda i pfas”.

“Le fognature di Staro sono un progetto importante programmato giĂ  da qualche anno – ha spiegato Armando Cunegato, sindaco di Valli – Abbiamo giĂ  avuto degli incontri con i tecnici e il presidente Avs,  condividendo scelte e suggerimenti perchĂ© il progetto venga realizzato nel modo migliore. Un investimento importante – ha concluso – necessario per la salvaguardia dell’ambiente”.

Anna Bianchini

 

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