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Historic Club Schio. In Altopiano la sfilata della storia a motori

Un tuffo nel passato, tra rombi di antichi motori e divise impeccabili.

Domenica 11 luglio si è svolto il classico raduno per veicoli ante 1945 ‘Anello del Paradiso’, organizzato dall’Historic Club Schio e le roboanti atmosfere di tanti anni fa hanno ripreso vita.

Quattordici motociclette e tre autovetture, alcune restaurate altre conservate amorevolmente nel loro stato d’origine, hanno sfilato da Piovene Rocchette all’Altopiano via Pedescala, per poi spostarsi a Lavarone e a Folgaria attraversando il passo Vezzena.

Tutti i veicoli hanno percorso l’intero tracciato senza alcuna défaillance tecnica o personale e, a dispetto della pioggia notturna, il sole ha messo una piacevole cornice sull’intera domenica e sugli abiti d’epoca di alcuni partecipanti, incluse le divise, perfettamente coerenti con le motociclette, in origine in dotazione al Regio Esercito.

Le motociclette erano rappresentate dalle italiane Moto Guzzi (di cui quest’anno si festeggiano i 100 anni dalla fondazione), due Gilera, una Della Ferrera e da una anglosassone BSA mentre, per le autovetture, erano presenti due Fiat di cui una spider ed una cabriolet, oltre ad una Lancia cabriolet. La motocicletta più anziana risaliva al 1924 mentre le autovetture erano tutte della metà degli anni. Trenta.

Gli equipaggi si sono trovati a Piovene Rocchette e da lì hanno percorso la strada provinciale di Pedescala per raggiungere Roana per un aperitivo; la seconda tappa per il pranzo, ha portato i partecipanti a viaggiare fino a passo Vezzena, per poi raggiungere Lavarone fino a Costa di Folgaria. Una volta consumate le libagioni, il gruppo ha preso la direzione di Passo Coe, attraversando Tonezza del Cimone per poi concludere il raduno a Piovene Rocchette presso il piazzale del bar Panta Rei da cui si era partiti, per la consegna di alcuni omaggi in ricordo della giornata.

Moltissimi gli attestati di stima verbali o gestuali, sia durante il viaggiare, in cui soprattutto i bambini sgranavano gli occhi e sorridevano sotto alle mascherine mentre gli adulti ed utenti della strada, si sbracciavano  o sollevavano il pollice in segno di apprezzamento.