I-pad per i ricoverati in terapia intensiva così possono videochiamare i loro parenti, mascherine per i volontari per poter regalare il loro tempo in sicurezza, soldi per i pasti in casa a chi non si può muovere per assicurare pasti caldi a chi è costretto in casa e rischierebbe di sentirsi abbandonato.

A Schio è scattata la solidarietà. “La solidarietà vera”, ha sottolineato il sindaco Valter Orsi, che parla con commozione di tantissimi aiuti ricevuti, grandi e piccoli, che “fanno sempre la differenza”.

E se è vero che ognuno può donare a modo suo, tanto o poco non importa, l’emergenza coronavirus ha fatto battere un cuore grande.

“Sono estremamente orgoglioso dei miei concittadini e della nostra società – ha sottolineato Orsi con la voce rotta dall’emozione – Oltre all’imprenditore che nei giorni scorsi si è offerto di sostenere con una importante donazione le spese per il servizio pasti per anziani e disabili, sono arrivate tantissime proposte di aiuto. Sostegno vero, volontariato, impegno, soldi, attrezzature, di tutto e ancora di più”.

L’emergenza ha fatto emergere il valore sociale, l’altruismo, il lato bello dell’animo umano. “Ma ha fatto anche emergere la fantasia – ha continuato Orsi – E da questo campiamo quanto sia importante essere una società. L’ultimo regalo sono stati 3 I-pod, che un imprenditore ha donato per il reparto di terapia intensiva, in modo che le persone ricoverate, che non possono in alcun modo vedere i loro cari, possano almeno videochiamarli”.

Ma di regali, il Comune di Schio ne ha ricevuti tanti. Tutti destinati a chi ne ha bisogno e per dare una mano.

“Un imprenditore è arrivato con un carico di mascherine di massima qualità, da destinare ai volontari e a chi si offre per dare aiuto – ha raccontato il primo cittadino – Poi c’è una persona che, non potendo celebrare il suo compleanno, ha chiesto che i soldi destinati al suo regalo vengano destinati ad un fondo per il supporto sanitario locale. Non è la quantità di quello che si può fare che importa, ma la qualità di quello che si fa. Ognuno a modo suo, ognuno per quello che può. E’ il momento di dimostrare che siamo una società e a Schio lo stanno dimostrando egregiamente”.

Da domani intanto, grazie all’aiuto di volontari, partirà il controllo dei parchi e nelle zone di ritrovo. “E’ inaccettabile usare risorse professionali solo perché la gente non capisce che deve stare a casa – ha concluso Orsi – Per questo ci saranno volontari, naturalmente autorizzati. Chiunque voglia partecipare, a questo o ad altri servizi, sarà dotato di materiale protettivo e di massima sicurezza. Sono grato i vedere una così grande disponibilità, è davvero commovente. In questo momento di grande emergenza è emerso il meglio della nostra società”.

A.B.

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