“Come regioni abbiamo proposto misure responsabili. Chiediamo di ampliare il coprifuoco solo di un’ora, alle 23, per dare respiro alle attività, perché oltretutto ripartiranno solo i locali che hanno spazi all’aperto, una forte limitazione che spero nelle prossime settimane possa essere superata. Le regioni hanno elaborato linee guida anche per attività al chiuso. Speriamo di ripartire con la ristorazione al chiuso prima del 1 giugno. Poi su questo decide il governo”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni, ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital.

Sulla scuola il presidente Fedriga scettico sul ritorno in classe al 100%: “Obiettivo di regioni e governo è arrivare il prima possibile al 100% della presenza. Ma abbiamo fatto presente al governo dell’impossibilità oggettiva di tornare tutti a scuola in presenza. Fisicamente mancano i mezzi. Solo nella mia regione, servirebbero 300 bus in più, oltre a quelli già richiesti. Tutte le regioni hanno chiesto aiuto a società private e preso moltissimi bus turistici, ma questi mezzi hanno un limite. I bus turistici non possono essere utilizzati nei centri urbani. Ci sono problemi tecnici importanti. Anche nelle scuole mancano gli spazi fisici per garantire il ritorno in classe di tutti gli studenti. La scuola ha avuto grande attenzione da parte della politica, ora siamo con molte attività chiuse e scuole in presenza al 100% fino alle medie e oltre al 50% nelle scuole superiori. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo lavorato per garantire un diritto ai ragazzi ma anche una prospettiva per il paese”.

“Al di la’ del fatto che coprifuoco e’ una brutta parola, se il motore e’ il contenimento dell’epidemia bisogna che ci sia una motivazione scientifica. Un segno di disponibilita’ sarebbe stato di alzare un po’ di piu’… Magari alle 23 o toglierlo. O magari ci puo’ essere come lasciapassare la ricevuta del ristorante o della pizzeria”. Cosi’ il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, interviene in merito al probabile proseguimento del coprifuoco, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale.

La minaccia di Salvini: “Accorciare coprifuoco o potrei non votare il decreto”

Io chiederei l’estensione dell’orario per uscire la sera e di riaprire alcune attività economiche: non sono richieste di Salvini ma di tutte le regioni italiane, di qualsiasi colore politico. Mi auguro che già prima del Cdm si arrivi a una soluzione di buonsenso”. Così Matteo Salvini, durante un’iniziativa di Confedilizia.

Il segretario della Lega dice di aver scritto a Draghi e ora “spero che vengano accolte queste richieste, perché votare qualcosa che va contro l’utilità comune e il buonsenso non mi va– attacca- non me l’ha prescritto il dottore di votare per forza qualcosa di cui non sono convinto. Io sono leale al governo e mi fido assolutamente di Mario Draghi, penso sia la persona giusta al posto giusto, noi siamo qui per aiutare qualche resistenza. Siamo al governo per riequilibrare un certo squilibrio da un punto di vista dell’assistenzialismo, del centralismo, dello statalismo”.

Chiediamo più coraggio perché gli italiani se lo meritano. Occorre tornare alla normalità, anche perché i dati sanitari sono in netto miglioramento”, conclude Salvini.

Agenzia Dire

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