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‘Legalizzare la cannabis, ma in Veneto troppo oscurantismo’

 

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Anche +Europa Veneto ha aderito al flash mob organizzato dal partito nazionale con Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi in prima linea, per chiedere la legalizzazione della coltivazione domestica della cannabis. L’iniziativa si chiama #coltiviamolibertà ed è stata messa in scena in moltissime piazze in tutta Italia.

“In Veneto c’è una cultura oscurantista particolarmente accentuata – spiegano Anna Lisa Nalin e Corrado Cortese, portavoce Veneti di +Europa –  che impedisce un dialogo serio e libero da pregiudizi su questo tema. Qui non si tratta di sottrarre la gestione delle droghe leggere dal controllo della mafia e portandole sotto quello dello stato, una situazione che sarebbe certamente migliore”.

“Legalizzare la coltivazione domestica della cannabis significa togliere i consumatori dalle piazze di spaccio e colpire le mafie che gestiscono questo immenso businnes. Al tempo stesso, significa rendere più sicure le sostanze usate, liberare il sistema giudiziario da cause inutili e adottare misure alternative al carcere per aiutare il reinserimento delle persone tossicodipendenti.
Oggi sono oltre 6 milioni gli italiani che fanno uso di cannabis ogni anno, il 10% della popolazione, ma le loro richieste vengono troppo spesso ignorate. Così, sono costretti a rivolgersi nelle piazze di spaccio, affidandosi alla criminalità organizzata e consumando cannabis contaminata con sostanze nocive per la loro salute”.

La data scelta, il 20 aprile, non è affatto casuale: Il 20 aprile in tutto il mondo si celebra il cosìddetto Cannabis Fest (o Hemp Fest), un evento nato nell’ambito della controcultura statunitense, che con il tempo ha acquisito significati politici importanti.