Scenderanno in piazza giovedì sera molti cittadini di Lugo per protestare contro il presunto arrivo di circa quaranta profughi in città.

A lanciare l’allarme per l’arrivo dei richiedenti asilo, che dovrebbero essere presi in carico da una cooperativa che avrebbe già individuato per loro sei o sette appartamenti sfitti da adibire a centro di accoglienza, il comitato ‘Lugo dice no’, in collaborazione con il comitato ‘PrimaNoi’ e il comitato ‘Pro Bolzano’. Dopo aver ricevuto il comunicato del Comitato Prima Noi abbiamo ripetutamente cercato di rintracciare il sindaco di Lugo Robertino Cappozzo, che non ha mai risposto. Quindi, la redazione di Altovicentinonline non ha avuto modo di avere una conferma ufficiale dell’arrivo dei 40 immigrati. Solo in serata, il primo cittadino ha inviato un sms confermando il contatto con la Prefettura.

“Sembra che una cooperativa abbia localizzato degli appartamenti per alloggiare quaranta profughi – spiegano da ‘Lugo dice no’ – Giovedì sera scendiamo in piazza”.

La voce che i richiedenti asilo ‘sbarchino’ a Lugo sta creando parecchie preoccupazioni.

“L’indiscrezione è trapelata qualche giorno fa creando un’immediata reazione tra i cittadini, tra i quali c’è chi sta organizzando un comitato spontaneo per esprimere sin da ora il nostro dissenso verso un’operazione meramente speculativa della cooperativa che, qualora andasse in porto, creerà non pochi disagi alla nostra comunità”.

Per il momento pare si tratti di indiscrezioni. “Il comune fa parte della rete Sprar da lungo tempo e l’amministrazione si è sempre espressa favorevolmente ad una gestione dei migranti che preveda una loro accoglienza diffusa nel territorio – hanno spiegato alcuni membri del comitato – Pare che dalla prefettura non siano giunti chiarimenti tali da bloccare sul nascere i rumors e per il momento non si trovate né conferme né smentite”.

Ma questo è bastato per far decidere chi a Lugo è contrario alla eventuale presenza dei richiedenti asilo, a scendere in piazza giovedì 3 agosto alle 20.30, per protestare davanti al municipio.

“Chiamiamo a raccolta gli abitanti di Lugo per un’assemblea di piazza che in questo primo passaggio vuole essere una semplice chiacchierata per uno scambio di opinioni e di informazioni – hanno sottolineato dal comitato – Valuteremo, nel caso venissero confermate le informazioni arrivate in questi giorni, altre e più incisive forme di protesta”.

All’iniziativa del comitato ‘Lugo dice no’ ha già dato appoggio il comitato PrimaNoi, attivo da due anni su vari fronti della provincia e il comitato Pro Bolzano interessato dalla presenza di oltre cento migranti grazie ai titolari dell’hotel Adele di Vicenza che in paese hanno messo a disposizione numerosi appartamenti per l’accoglienza dei richiedenti asilo.

“Lugo corre il rischio di divenire un altro campo profughi per decine di millantatori – hanno affermato gli attivisti di PrimaNoi – Bisogna fermarli. Non potevamo non aderire all’iniziativa promossa dagli amici di Lugo per proseguire concretamente nella direzione della costruzione di una rete tra comitati. Una rete necessaria per rispondere alla politica della prefettura che pretende dai sindaci e dai cittadini l’accettazione dell’accoglienza diffusa di soggetti che nemmeno dovrebbero stare sul suolo nazionale. I governativi vorrebbero una rete come lo Sprar che sostenga l’invasione di falsi profughi – hanno concluso – Noi rispondiamo con una rete di solidarietà tra cittadini per concretizzare un mutuo soccorso tra quei comitati e quelle forze politiche che hanno preso coscienza che l’unico argine efficace che possiamo brandire a nostro vantaggio è l’unità, solo l’unità senza campanilismi di sorta”.

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