“Tante Bibbiano ci sono anche nel nostro Veneto.  Per mesi la stampa più libera l’ha detto, denunciando un sistema perverso che non ha una paternità politica e che anche nella nostra Regione fa vittime quotidianamente, strappando bambini alle loro famiglie. Nel migliore dei casi la risposta è stata il silenzio delle Istituzioni, nel peggiore l’accusa di voler danneggiare l’immagine del Veneto secondo chissà quale complotto politico”.

Così Simone Scarabel, consigliere regionale 5 Stelle. “A parlare sono i fatti: proprio di questi giorni l’ennesimo caso verificatosi nel Trevigiano, dove i servizi sociali hanno tolto tutti e tre i figli di una coppia mettendoli a vivere in una casa famiglia. Il Sindaco, secondo il potere che la legge gli attribuisce, li aveva collocati invece presso i nonni, garantendo così ai tre piccoli di poter continuare a vivere circondati dagli affetti familiari. Ora la Cassazione ha dato ragione al Primo cittadino, portando alla luce un comportamento dei servizi sociali sconcertante: i bambini erano stati tolti alla famiglia senza alcuna istruttoria, cioè arbitrariamente. Casi come questo si ripetono di continuo in tutta la nostra Regione. Come può accadere? E’ presto detto – continua Scarabel –  La legge regionale supporta l’affido familiare quale risorsa elettiva finalizzata al sostegno dei minori in situazione di disagio con progetti di affido familiare, riconoscendo a Comuni e Aziende ULSS un contributo’ Ho presentato nella mia veste di consigliere regionale M5S un emendamento che garantisse invece il massimo sostegno alla famiglia naturale ovvero a nonni e parenti, modificando il testo  per cui la Regione ‘supporta l’affido familiare come ultima opzione dopo aver tentato ogni forma di recupero del nucleo familiare naturale, anche attraverso l’erogazione di contributi e sostegni al fine di favorire il collocamento del minore presso, se idonei, i nonni o i parenti prossimi’. L’emendamento stato bocciato. Perché? Che interessi si vogliono garantire? – si chiede in conclusione Scarabel – Se interessi vi sono, si tratta esattamente degli stessi perseguiti a Bibbiano, quindi non c’è proprio nulla per cui dichiararsi diversi. Basta strappare i bambini alle famiglie anche in Veneto”

Comunicato dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

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