Bastava fare una puntatina su ‘Googletraduttore’ per evitare la figuraccia, invece si è preferito andare dritti in stampa e dare il benvenuto ai forestieri con un clamoroso errore di traduzione.

Una cosa da ‘Striscia lo striscione’, la nota rubrica del programma ‘Striscia la notizia’ insomma, che ha fatto sorridere, ma anche arrabbiare.Si festeggia il gemellaggio con la città austriaca di Peuerbach, con tanto di sindaco e delegazione e sarà per questo che all’entrata di Malo, qualcuno ha pensato bene di dare il tradizionale ‘Benvenuto’ in lingua tedesca.

Mannaggia a questa smania di ‘parlare straniero’. Sbagliare un nostrano ‘benvenuti’, al singolare o plurale che si voglia, sarebbe stato difficile.Wilcommen2

E invece no, vai di tedesco. Ma senza assicurarsi di controllare bene. Ecco quindi un fragoroso ‘Willcommen’, con una italianissima ‘c’ al posto della germanica ‘k’, che ha fatto gridare alla ‘figura di m…’.

Non si sa di chi sia la responsabilità dello sbaglio, certo è che l’errore era stato segnalato quasi subito e ci sarebbe stato il tempo per correggere la lettera sbagliata anche senza dover rifare il cartellone. Ma evidentemente qualcuno sperava sarebbe passato inosservato, forse contando sul fatto che in pochi conoscono il tedesco. E invece la bella sorpresa: il cartellone non ha fatto in tempo ad essere appeso, che subito è finito sotto i riflettori, scatenando commenti sui social network.

Ironia a go-go su Facebook, dove grazie a vari hashtag (#) la ‘barzelletta’ sta facendo il giro del web, dove qualcuno ironizza che nessuno abbia ancora dato la colpa della gaffe ai profughi o a Berlusconi.

Ora si aspetta ‘Striscia la notizia’, visto che pare che qualcuno abbia inviato la foto del cartellone per la  rubrica ‘Striscia lo striscione’.

Wilcommen1Nel caso il responsabile si sentisse in colpa e non dormisse la notte, per sdrammatizzare e buttarla sul ridere, va ricordato che c’è anche chi si è fatto un tatuaggio in lingua straniera, ritrovandosi sul braccio un errore grammaticale ad imperitura memoria.

Anna Bianchini

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