Fortissime emozioni a Malo. Le lettere di alcuni soldati, deportati giovanissimi nei campi di lavoro dopo l’8 settembre1943 e scritte ai loro familiari, sono giunte a destinazione 76 anni dopo.
Soldati che scrivevano a casa per tenersi in contatto con la loro vita vera, ma le cui lettere venivano bloccate dai podestà per ordine della Repubblica di Salò, che non volevano far conoscere le vere condizioni di vita a cui erano sottoposti i militari deportati.
Le hanno consegnate il sindaco Paola Lain, lo storico Igino Colbacchini e l’appassionato di storia Stefano Tortora, che ha raccolto e catalogato le lettere e permesso che finissero finalmente nelle mani dichi avrebbe dovuto riceverle oltre 70 anni fa.
Il primo a ricevere la lettera dalle mani del primo cittadino è stato Giovanni pettinà, Alpino di 105 anni, che si è ritrovato a stringere uno scritto che gli aveva spedito la sorella.
Foto di Alessandro Ceola