E’ il simbolo per eccellenza della protezione e della sicurezza cittadina il nuovo monumento ai Carabinieri inaugurato sabato mattina a Malo in una cerimonia sobria ma solenne, preceduta dalla sfilata delle forze armate e della banda del paese.

In pura pietra d’istria, essenziale ma immediatamente evocativo, il monumento, opera dell’architetto Luca Rebeschin, è stato collocato tra Largo Europa e Largo San Bernardino. Attorno all’opera è stata creata ex novo una piazzetta dove sarà possibile anche sostare e godersi il verde cittadino.

‘Oggi si è colmata una lacuna – ha detto il sindaco Paola Lain durante i ringraziamenti ufficiali – e sono certa che questo  monumento diventerà fonte di orgoglio per tutti. Abbiamo omaggiato quanti si sono sacrificati per la nostra sicurezza e per conservare il nostro stile di vita. Mi piace pensare che chi getta lo sguardo almeno per un attimo su questo simbolo pensi a questi angeli custodi terreni che vigilano su di noi, ci accompagnano e a volte ci salvano’.

Recuperare il senso di appartenenza alle istituzioni è invece il punto focale dell’intervento del ministro agli Affari regionali Erika Stefani, madrina della cerimonia. ‘Oggi impera il sentimento dell’antipolitica – ha spiegato il ministro – e con questo si perde anche il senso di appartenere ad una comunità, che dobbiamo invece recuperare. Se ci sono i politici e i religiosi corrotti, non significa che tutti lo siano. Oltre alle persone, che passano, ci sono le idee ed i valori, che danno un senso alla nostra civiltà.’

Numerosi sono gli enti pubblici e privati che hanno permesso la realizzazione dell’opera. In particolar modo l’arma dei Carabinieri, la sezione ‘Ilario Rigoni’ di Malo, ma anche i comuni di Malo e Monte di Malo, nonché numerose aziende private della zona. Folta la presenza delle autorità politiche: oltre ai sindaci Paola Lain, Mosè Squarzon ed al ministro Erika Stefani erano presenti la parlamentare europea Mara Bizzotto, gli onorevoli Silvia Covolo ed Erik Pretto, l’assessore regionale Manuela Lanzarin ed il consigliere regionale Maurizio Colman.

 

M.B.

 

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