Vita frenetica, ansia e stress derivati dalla quotidianità ma anche da eventi che ultimamente hanno appesantito l’umore e la salute, non permettono di dedicare il giusto tempo e attenzioni alle proprie necessità individuali. Per chi è genitore questa mancanza di cura del proprio sé, diventa ancora più problematico e necessario, in quanto se mamma e papà non sono felici, sereni e appagati, sarà più difficile trasmettere ai loro bambini insegnamenti costruttivi con la corretta pacatezza ed attenzione. Lo sanno bene Cristina Oliva e Nadia Broccardo, educatrici dell’asilo nido “La Tartaruga” di Marano Vicentino.
Una vita dedicata al mondo dei più piccoli scegliendo però di dare spazio anche alle esigenze dei genitori, proponendo loro incontri gratuiti nell’arco dell’anno scolastico con una professionista.“Li ho copiati quando ho fatto un’esperienza lavorativa all’asilo nido “L’universo delle coccole” di Thiene.” racconta l’educatrice siciliana Cristina Oliva. “All’inizio della mia collaborazione, spesso chiedevo alla coordinatrice come faceva a dire ai genitori cosa era giusto o sbagliato e lei mi ha confidato che si appoggiava ad una psicologa. Si possono studiare tutte le tecniche possibili ma metterle in pratica è diverso, credo sia necessario sapere ma con esperienza. E per l’esperienza ci si affidava ad una professionista del settore che poteva completare le informazioni che già avevamo”.
E’ nato quindi un percorso per i genitori dei bimbi iscritti al nido tenuto dalla dottoressa Mariagrazia Caruso, psicologa e psicoterapeuta. Si tratta di appuntamenti di un ora dove vengono trattati argomenti utili a capire come comportarsi in tappe fondamentali dei propri figli come i capricci, l’utilizzo del ciuccio, l’abbandono del pannolino ma anche momenti dove il protagonista è il genitore che impara a rilassarsi, a conoscere i propri tempi, le proprie emozioni, come affrontare situazioni della vita al meglio.
L’ultimo incontro è stato dedicato proprio all’insegnamento di tecniche di rilassamento attraverso la “Mindfulness”, percorso di conoscenza del proprio mondo interno, come pensieri ed emozioni, associato alla realtà esterna del qui e ora, in modo non giudicante, per un equilibrio della persona, per imparare a rispondere in modo più efficace possibile agli eventi e pensieri che arrivano. La mindfulness viene applicata dalla dottoressa Caruso anche abbinata all’alimentazione (Mindful Eating), per arrivare ad una chiara consapevolezza del proprio comportamento alimentare.
La risposta dei genitori è stata molto positiva, hanno avuto modo di imparare tecniche che sono facilmente riproducibili in casa, dopo una giornata stressante, prima di andare a letto, contro l’insonnia: “E’ bello che una struttura come l’asilo nido dia modo ai genitori di imparare a conoscersi e metta a disposizione questi strumenti anche per noi. Lo consiglio a tutti i genitori” asserisce Giorgia Seganfreddo, mamma di 33 anni.
Altre attività educative molto importanti, questa volta per la crescita del bambino, sono il teatro, laboratori creativi e corsi di musica che vengono svolti dall’associazione Akamorà, con la quale la dottoressa Caruso collabora tramite le varie attività. “Il teatro è una valvola di sfogo e una opportunità per conoscere meglio se stessi, per liberarsi da ancore” spiega la Caruso. “E’ molto utile anche per i bambini che invece, a differenza degli adulti, sono più disinibiti e possono lavorare meglio sulle proprie emozioni, energie, punti di forza. Il bambino apre la sua creatività e sviluppa i suoi talenti: a volte non riusciamo a concludere un laboratorio perché loro riescono a fare quello che chiediamo e trovano nuove soluzioni e vanno avanti con i progetti proposti. Con questi laboratori possono esprimere il loro carattere, la loro essenza come meglio credono. Non ci sono barriere, si impara a capire cosa piace di loro stessi e a sviluppare le capacità creative che sono già in loro”.
Una bella proposta che le educatrici di questo asilo nido hanno scelto di inserire durante l’anno scolastico per dare la possibilità di raccoglie informazioni direttamente da una professionista, ma anche di imparare a dedicare del tempo alla propria persona. “E’ importante prima di tutto prendersi cura di se stessi per essere in grado di prendersi cura correttamente dei propri figli” sottolinea Cristina Oliva. “La passione per i bambini mi ha portata a capire che questa era la mia strada. Loro mi danno carica, arrivo a casa stanca sì ma ricca di situazioni ed esperienze diverse che i bambini mi hanno regalato”. Una passione che Oliva ha scoperto ad età già adulta e che è la dimostrazione del fatto che, se si impara ad ascoltare i segnali del proprio corpo accogliendo le emozioni, la vita può cambiare ad ogni età e intraprendere la strada più corretta per la propria anima. “Da 7 anni faccio l’educatrice, prima ero segretaria in uno studio di Vicenza” continua l’educatrice. “Tutto è nato quando ho portato la mia bimba in questo asilo nido. Ogni volta che la lasciavo mi dispiaceva dover andare al lavoro, sentivo che i bambini mi appagavano, volevo stare lì con loro. Avevo un diploma di ragioneria, non era il mio settore. Ho capito però che era la mia strada quindi ho seguito un corso serale e ho preso un altro diploma mentre ero incinta del mio secondo bambino. Ho iniziato facendo del volontariato nelle scuole materne che mi sono state di grande insegnamento ma il mio amore più grande era per i bimbi ancora più piccoli, del nido, che hanno bisogno di cure, amore, coccole. E’ il periodo dell’essere umano più fragile, dove iniziano a camminare, si staccano dalla mamma, scoprono sé stessi e il mondo che li circonda”.
Per queste educatrici è fondamentale aiutare i genitori nella loro crescita come mamme e papà sereni, consapevoli delle azioni e insegnamenti che propongono ai loro figli, senza lasciare molto al caso ma individuando le potenzialità attraverso l’esperienza di una professionista ‘a portata di mano’: “Sono arrivata qui come dipendente, poi insieme a Nadia abbiamo avuto la possibilità di prendere in gestione il nido. Insieme abbiamo deciso di proporre dei momenti che non fossero solo per noi educatrici, perché alle volte capita di riportare informazioni a metà o poco chiare. Adesso con gli anni ho capito che alla fine gli argomenti sono sempre gli stessi, le tappe e avvenimenti che accadono ai bambini sono sempre uguali, lo stesso le domande dei genitori quindi ora so come rispondere. Anche se i bambini sono tutti diversi e qualcuno può avere un comportamento diverso, il fatto di per sé è lo stesso. Però ho piacere che i genitori abbiano la possibilità di avere dei confronti direttamente con una professionista, ci possono essere sfumature alle quali è giusto che un genitori chieda a chi può rispondere”.
Non solo genitori, anche le aziende organizzano appuntamenti di Mindfulness, indirizzati ai loro dipendenti. Gli imprenditori sono sempre di più alla ricerca di figure che abbiano competenze di Problem Solving e che siano in grado di gestire situazioni di forte stress, rimanendo lucidi e obbiettivi: “Sviluppiamo incontri di mindfulness anche per aziende” conclude la psicologa. “Come accade all’estero o in alcune grandi città italiane, c’è un interesse sempre più forte nell’insegnare ai propri dipendenti a comprendere le proprie attitudini, il proprio carattere per rinforzarlo nel riuscire a risolvere situazioni lavorative frustranti, imprevisti, il tutto con praticità e senza stravolgere il proprio benessere fisico e mentale. Una tecnica che generalmente viene assimilata in 8 incontri, ad esempio nelle pause pranzo, per arricchire le competenze dei propri impiegati regalando loro una nuova visione della gestione dello stress e delle problematiche”.
Laura San Brunone