I Comuni di Marano Vicentino, Piovene Rocchette, Santorso, Zanè, Carrè, Chiuppano, Thiene e Caltrano lanciano il progetto di costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (CER): il 13 marzo 2024, alle 20.30 in auditorium a Marano Vicentino, si terrà il primo di una serie di incontri pubblici con la cittadinanza per presentare il progetto e le modalità di adesione.
L’iniziativa è stata promossa e finanziata da Fondazione Cassa di Risparmio di Verona tramite un bando che ha visto il raggruppamento dei Comuni, con capofila Marano Vicentino, che danno ora il via al percorso che porterà entro l’anno alla nascita della prima CER del territorio
 
“Ci siamo finalmente arrivati, o meglio siamo arrivati all’inizio di un percorso atteso da tempo – afferma l’assessore Filippo Fabris –. Dopo due anni di attese e ritardi nella promulgazione di leggi, decreti e regolamenti, siamo a presentare un progetto concreto e ambizioso che ci porterà verso una nuova ed evoluta realtà di condivisione di una risorsa sempre più importante e indispensabile. Diamo per scontato, ad esempio, di poter sempre accendere una luce in casa o di aprire il frigorifero e trovarle i cibi sempre freddi. Ora, grazie al progetto della Comunità energetica rinnovabile, potremo cominciare ad essere noi in primis partecipi e fautori della produzione dell’energia che alimenta le nostre case”.
All’incontro del 13 marzo (che si potrà seguire anche online – in allegato la locandina), i Sindaci dei Comuni coinvolti, assieme agli advisor tecnici Sinloc spa e la società cooperativa Energy4Com illustreranno il percorso che il territorio ha deciso di intraprendere e spiegheranno nel dettaglio il funzionamento delle CER dal punto di vista tecnico e dei vantaggi economici, ambientali e sociali che queste nuove realtà promettono di offrire. 
Le CER sono realtà costituite su base volontaria da privati cittadini, enti pubblici, associazioni e attività economiche per produrre e condividere in modo autonomo energia pulita, tramite la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile (fotovoltaici, eolici o di altra natura). I principali vantaggi delle CER sono l’ottenimento di interessanti ricavi economici – grazie all’incentivo sull’energia condivisa riconosciuto, per vent’anni, dal Gestore dei servizi energetici (Gse) – e la riduzione delle emissioni grazie all’aumento della produzione di energia pulita.
L’incentivo economico che viene riconosciuto alla CER costituisce una risorsa per la comunità stessa, che può decidere di condividerlo tra i suoi partecipanti, ma anche investirlo in attività solidali, ad esempio sostenendo attività filantropiche a vantaggio del territorio.
Un censimento degli immobili comunali e dei rispettivi consumi energetici, propedeutico al dimensionamento tecnico delle CER e all’esecuzione dello studio di fattibilità tecnico-economico è già stato avviato.
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