Mons. Girolamo Tagliaferro, Arciprete di Schio dal 1932 al 1957, riceverà la nomina di “Giusto dell’umanità”. La cerimonia si terrà venerdì 3 marzo al Ga.Ri.Wo. (Garden of the Righteous Worldwide) di Milano, il “Giardino dei Giusti di tutto il mondo”, alla presenza dei dirigenti dell’associazione, del sindaco di Milano Giuseppe Sala, dei rappresentanti della Comunità ebraica, dei familiari dei premiati e di un pubblico, sempre numeroso, composto da semplici cittadini e scolaresche. La cerimonia avviene ogni anno in concomitanza con la “Giornata dei Giusti dell’umanità”, istituita dal Parlamento europeo nel 2012 e successivamente elevata a festività civile in Italia con Legge 20 dicembre 2017, n. 212, “Istituzione della Giornata in memoria dei Giusti dell’Umanità”.

Il prestigioso riconoscimento viene tributato alle figure esemplari di resistenza morale che in ogni tempo e in ogni luogo della Terra hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battute in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona.

Come documentato nel voluminoso dossier approntato da Ugo De Grandis, studioso della Resistenza altovicentina che ha condotto la ricerca e presentato l’istanza alla Segreteria del Ga.Ri.Wo., nel corso del suo ministero a Schio Mons. Tagliaferro, nato a Campiglia dei Berici il 20 maggio 1887, profuse ogni energia nell’assistenza ai poveri, agli orfani e ai bisognosi. Durante l’occupazione tedesca, inoltre, nascose in istituti religiosi cittadini numerosi ebrei provenienti dalla Jugoslavia, fornendoli di documenti di identità falsi e, in collaborazione con elementi della Resistenza, favorì la loro fuga verso la Svizzera. Quest’ultima benemerenza è testimoniata da dichiarazioni pervenute dalla comunità israelitica di Trieste che già nel 1955 gli aveva tributato un ringraziamento, iscrivendolo tra “i benemeriti che negli anni 1943-45, con grave rischio, soccorsero in varie guise i nostri correligionari perseguitati”.

A causa della sua opera salvifica Mons. Tagliaferro, già inviso al regime fascista del ventennio per la sua instancabile attività in campo sociale, fu colpito da una dura rappresaglia con l’uccisione, per mano della squadra d’azione della Federazione vicentina dei Fasci Repubblicani, dei fratelli Aldo e Gerardo nel paese natale il 5 maggio 1944.

Nel giugno 1957, dopo avere ricevuto dall’allora sindaco Carlo Gramola la Medaglia d’Oro della Città di Schio, mons. Tagliaferro si ritirò a vita privata a Vicenza, dove si spense il 27 gennaio 1965.

“Un’analoga istanza – precisa Ugo De Grandis – è stata inoltrata anche alla segreteria dello Yad Vashem di Gerusalemme, che riconosce i “Giusti delle Nazioni”. I tempi per l‘ottenimento sono più lunghi, ma mi auguro che mons. Tagliaferro possa finalmente affiancare il suo predecessore mons. Elia Dalla Costa, nominato “Giusto” nel novembre 2012, in questo onorevole elenco”.

La redazione di AltovicentinOnline ringrazia Ugo De Grandis

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