È stato inaugurato ieri, all’Ospedale di Santorso un nuovo ecografo di ultima generazione, del valore di 140 mila euro, destinato al reparto di Ostetricia e Ginecologia. L’apparecchiatura, dotata di tecnologia 3D e 4D in tempo reale e di un modulo per ecocardiografie fetali, rappresenta un importante passo avanti per la diagnosi precoce di anomalie fetali, in particolare cardiache.
Il nuovo strumento rientra nel progetto “Artemide”, che punta a rendere Santorso un centro di riferimento di 2° livello per la diagnosi pre-natale. Come spiega la dott.ssa Sara Fantinato, direttrice dell’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, il progetto unisce tecnologia avanzata, competenze specialistiche e approccio multidisciplinare, coinvolgendo anche l’Azienda Ospedaliera di Padova e i chirurghi pediatrici di Vicenza.
Grazie alla collaborazione con gli ecografisti padovani, due volte al mese specialisti eseguono a Santorso esami ad alta complessità, evitando alle pazienti – spesso con gravidanze a rischio – di doversi spostare.
«È un modello innovativo – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza – che mette al centro le pazienti, portando gli specialisti sul territorio e valorizzando la sanità pubblica locale».
Con oltre 6 mila ecografie l’anno, il nuovo ecografo migliorerà l’accuratezza diagnostica, ridurrà i tempi degli esami e potenzierà la capacità del reparto di gestire casi complessi in loco.
