Domenica 19 gennaio si rinnova l’appuntamento con la Marcia della Pace di Thiene.
Il tema scelto per l’edizione 2020, “Mettiamo la pace in Agenda” si concentra sullo sviluppo sostenibile e in particolare pone l’attenzione sui 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 stilata alcuni anni fa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).
Un tema che risuona anche la “conversione ecologica” di cui papa Francesco parla nel messaggio per la 53a Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2020 e che riecheggia una delle più importanti lettere encicliche del suo magistero, la Laudato Si’ sulla cura della casa comune.
Obiettivo
L’obiettivo della manifestazione è mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla pace e allo stesso tempo offrire opportunità alla cittadinanza per metterla in pratica
anzitutto nel proprio contesto quotidiano di vita. Le turbolenze che stanno segnando l’inizio dell’anno sullo scacchiere internazionale, e in particolare in Medioriente e in Libia,
suggeriscono come l’impegno per la pace sia costante e mai concluso. L’attenzione allo sviluppo sostenibile manifesta invece la consapevolezza di come l’accesso alle materie prime, l’acqua in particolare, e la possibilità di vivere in un ambiente ospitale dal punto di vista climatico, sanitario ed economico, rappresentino due snodi strategici per costruire la pace a livello globale.
Percorso
Il percorso della Marcia della pace 2020 partirà alle 14 dal Patronato San Gaetano (via Santa Maria Maddalena 9) per snodarsi attraverso le vie del centro fino a piazza Chilesotti
e poi per via Corradini fino all’Istituto Santa Dorotea, per concludersi negli spazi della parrocchia di San Sebastiano passando per via Kennedy, il Bosco dei preti e viale Ungheria.
Interventi
Lungo il percorso sono previsti quattro interventi. Al Patronato San Gaetano, saranno i ragazzi con disabilità di “Abilmente” ad aprire l’evento con un intervento che metterà in
luce principalmente l’obiettivo numero 11 dell’Agenda 2030. In piazza Chilesotti interverrà Roberto Dagli Orti, comunicatore del Gruppo di iniziativa territoriale Altovicentino di
Banca Etica, trattando l’obiettivo numero 8. All’Istituto Santa Dorotea ci sarà il contributo di Annamaria Panarotto, Mamma no Pfas di Lonigo, impegnata con le altre mamme in
difesa dei propri figli la cui salute è minacciata dalla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche in un ampio territorio compreso tra le province di Vicenza, Verona e
Padova (obiettivi di riferimento i numeri 3 e 6). Infine, a San Sebastiano saranno presenti alcuni dei giovani richiedenti asilo ospitati in questi anni dalla comunità cristiana, e
svilupperanno in particolare gli obiettivi 1, 10 e 13 dell’Agenda 2030.
Organizzazione
L’organizzazione dell’evento – promosso dai Vicariati di Thiene e di Caltrano – è curata da “Sentieri di pace”, il Tavolo che dalla fine del 2017 riunisce l’Amministrazione
comunale di Thiene con associazioni, movimenti e gruppi per promuovere i temi della pace, del dialogo, dell’accoglienza e della libertà. È lungo l’elenco delle associazioni e delle realtà che aderiscono e hanno collaborato a realizzare l’evento: Azione cattolica del vicariato di Thiene, Associazione Bangladesh, A.S.A. odv, Cellule parrocchiali di
evangelizzazione, Centro culturale Il Futuro, Commissione Festa dei popoli, Comunità di Sant’Egidio, Consulta per l’integrazione di Thiene, Amici della Resistenza, Istituto
Santa Dorotea, L’Italia che resiste, Masci SarThi, Movimento dei Focolari, Patronato San Gaetano, Presidio Libera Altovicentino, Progetto giovani Thiene, Gruppi scout Agesci
Thiene 1 e 2, parrocchie dei vicariati di Thiene e Caltrano.
All’evento sono state invitate anche le Amministrazioni comunali di gran parte dei Comuni dell’Altovicentino
Un po’ di storia
La Marcia della pace dei vicariati di Thiene e Caltrano nasce nei primi anni Duemila come iniziativa delle parrocchie di Mortisa di Lugo di Vicenza e San Donato al Covalo, in comune di Lusiana. Per diverse edizioni il percorso si è concretizzato in una fiaccolata che si snodava al tramonto tra il Covolo e Valle di Sopra e ha visto la presenza fissa del prof Antonio Papisca, già docente di Relazioni internazionali all’Università di Padova, Cattedra Europea Jean Monnet ad honorem; Cattedra Unesco per i Diritti umani, democrazia e pace.
Nel tempo la manifestazione si è aperta a tutto il vicariato di Thiene e negli ultimi anni anche al vicino vicariato di Caltrano (sempre nella Diocesi di Padova) e il percorso si è spostato in pianura, prima tra Zanè e Carrè e ora nella città di Thiene.