“Le nostre preoccupazioni erano fondate.” È con queste parole che il Sindaco di Marano Vicentino, Marco Guzzonato, commenta la notizia della conclusione indagini dell’inchiesta condotta dalla Procura di Vicenza sulla presenza di PFAS nei materiali utilizzati per la costruzione dei tunnel della Superstrada Pedemontana Veneta, in particolare nei cantieri di Malo e Sant’Urbano.

L’indagine confermerebbe la presenza di sostanze inquinanti  utilizzate per accelerare la presa del calcestruzzo  nelle terre e rocce da scavo dei cantieri, materiali che sarebbero stati successivamente depositati in 21 siti sparsi nella provincia di Vicenza.

Tra questi siti figura anche Marano Vicentino. “Mi sono confrontato con il Direttore e i tecnici di Arpav e ho potuto constatare l’efficacia del lavoro di controllo e monitoraggio attualmente in corso, svolto in collaborazione con il proprietario privato della cava”, ha dichiarato il Sindaco Guzzonato. Tuttavia, ha aggiunto, le preoccupazioni per la salute ambientale e pubblica permangono.

Uno degli aspetti più critici evidenziati dal primo cittadino riguarda il rischio di contaminazione della falda acquifera dell’Alto Vicentino, una delle principali risorse idriche della zona. “Molti dei 21 siti sono localizzati in aree di ricarica della falda”, ha sottolineato Guzzonato, “e non ci risulta che le loro ubicazioni siano state rese note pubblicamente.”

“Abbiamo bisogno di rassicurazioni concrete sulla sicurezza di questi siti di stoccaggio, perché con le piogge sostanze come i PFAS possono percolare nel terreno e raggiungere le falde”, ha aggiunto.

L’appello alle istituzioni

Il Sindaco chiede ora un intervento rapido e coordinato degli enti competenti: “Una volta che la Procura avrà chiarito le responsabilità nella gestione dei cantieri, è urgente che ci vengano comunicate le misure adottate per evitare nuovi episodi di contaminazione.”

A livello locale, il Comune di Marano,  assieme a quello di Thiene,  anche interessato dalla presenza della discarica Vianelle ,  ha chiesto formalmente di essere incluso nel Tavolo Tecnico assieme agli altri Comuni che ospitano siti potenzialmente contaminati. “È nostro diritto essere parte attiva in questa fase di valutazione e gestione del rischio ambientale”, ha dichiarato Guzzonato.

L’appello alla politica nazionale

Infine, un messaggio diretto alle forze politiche nazionali: “Serve una presa di responsabilità forte e chiara. Chiediamo la messa al bando definitiva della produzione di PFAS. Altrimenti ci ritroveremo costantemente a rincorrere la prossima emergenza ambientale.” Il Sindaco conclude con un richiamo alla memoria collettiva del territorio: “La contaminazione da PFAS ha già causato danni irreversibili all’ambiente e alla salute. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia.”

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