Dall’attentato al perdono, dalla pandemia alla libertà. Una salita al Santuario della Madonna dell’Angelo di Piovene Rocchette ricca di speranze, con la Comunità che si è stretta attorno a padre Christian Carlassare: “porto in offerta le pallottole dell’agguato che ho subito”. Sul fronte vaccino il Sindaco Erminio Masero: “per liberarci dal Covid dobbiamo essere uniti: cerchiamo di salvarci tutti assieme”.

Espressione di devozione ogni anno fortemente sentita dai piovenesi, in questa quarta domenica di luglio, la processione alla Beata Vergine dell’Angelo di Piovene Rocchette ha visto la partecipazione di padre Carlassare: con lui padre Tesfaye Tadesse, superiore generale dei missionari comboniani. Un ritorno a casa per il quarantatreenne di Piovene Rocchette, che Papa Francesco ai primi di marzo di quest’anno ha nominato Ve-scovo della Diocesi di Rumbek nel Sud Sudan, per riprendersi da quelle ferite che gli sono state inferte in un agguato nella notte tra il 25 e 26 aprile. “Un momento di sofferenza e di Grazia: quella data dalla presenza del Signore.

La nostra vita, da fedeli, appartiene a Lui-ha raccontato padre Christian dall’altare, mentre in mano teneva i proiettili estratti dalle sue gambe-Erano quattro, due sono andati persi. Porto questi proiettili alla Madonna come una memoria sicuramente difficile ma fatta di Grazia-ha continuato- Una sofferenza che ha dimostrato quanto il Signore è stato presente in quei momenti: attimi che hanno fatto capire quanto il Vangelo non è tanto il fare, ma il vivere con pienezza i momenti che abbiamo. Lascio queste pallottole alla Madonna con una preghiera di ringraziamento e di affidamento del Ministero che mi attende nella Diocesi di Rumbek”.

Un tornare a casa per padre Christian Carlassare per affrontare la convalescenza, tornando nei luoghi dove è cresciuto e dove ha iniziato quel cammino che lo ha portato ad essere uno dei Vescovi eletti più giovani al mondo. Un suo legame, con la Madonna dell’Angelo, forte e saldo come per tutti i piovenesi che vivono la presenza e la protezione della Beata Vergine.

Meta di preghiera, il Santuario della Madonna dell’Angelo di Piovene Rocchette vede ogni anno la Comunità di Piovene Rocchette salire in processione, rinnovando un voto alla ‘Regina del monte Summano’: come quello nel 1631, dove si affidarono alla Madonna per risparmiare il paese dalla peste che imperversava in zona. Una preghiera per salvare Piovene Rocchette da un’epidemia, di allora, che torna forte ai nostri giorni come sottolineato dal Sindaco Erminio Masero: “Oggi stiamo ancora combattendo contro un virus che si è portato via dei nostri Concittadini-ha continuato-un male oscuro, invisibile, che non ha colore ma che vive assieme a noi: stando uniti, come padre Christian ci ha insegnato, possiamo vincerlo-ha esortato poi- dedichiamo que-sta giornata di preghiera in ricordo per chi non c’è più. Ma che sia anche una preghiera di speranza, pensando ai 720 piovenesi che sono stati contagiati dal Covid-19 sconfiggendolo”.

“Da 390 anni si compie questa processione: sono tanti, ma ogni anno la Comunità di Piovene Rocchette non manca mai di salire alla Madonna dell’Angelo, affidando le proprie preghiere e le proprie speranze-ha di-chiarato ancora Erminio Masero, Sindaco di Piovene Rocchette-Un voto che negli anni ha conquistato un grandissimo significato: di condivisione, di essere comunità, nell’essere disponibili-ha continuato-Come un anno fa, a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutti i piovenesi, anche oggi chiediamo l’intercessione della Madonna dell’Angelo: affinché ci dia una mano a essere liberi. Tornando ad una vita normale, fatta di libertà e di gioia. La stessa gioia che abbiamo provato l’8 marzo di quest’anno quando è arrivata la notizia di nomina a Vescovo di padre Christian”.

Un volere di Papa Francesco, designandolo a Vescovo della Diocesi di Rumbek nel Sud Sudan, che ha portato lacrime di felicità a Piovene Rocchette, “il suo paese che l’ha formato, l’ha plasmato e costruito, portandolo a servizio degli altri-ha continuato il Primo Cittadino Masero-un servizio che lo ha caricato di grandi responsabilità e grandi sacrifici, chiamandolo a portare un messaggio di speranza nella Diocesi di Rumbek, in un Paese dove una guerra civile sembra non terminare mai, affinché i Cristiani possano vivere la propria Fede in libertà.

Una condizione che, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso, sta mancando anche a Piovene Rocchette seppur considerato ‘Covid free’- ha concluso il Sindaco Erminio Masero- vaccinarsi o non farlo, non è un problema personale: è di tutti. Ciascuno di noi ha diritto a vivere: anche chi ci sta a fianco. Cerchiamo quindi di salvarci tutti assieme”.

a cura Ufficio Stampa Comune Piovene Rocchette

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